Ogni anno il Giappone celebra la festa dell’Hanami, la fioritura dei ciliegi, per festeggiare la fine dell’Inverno e l’inizio della bella stagione. E anche in Italia la delicatezza del ciliegio in fiore rappresenta il risveglio della Primavera.
Che dire, allora, quando i ciliegi fioriscono nel mese di ottobre, in autunno inoltrato?
In questi giorni, infatti, a molti ciliegi delle nostre campagne sono sbocciati i fiori, come nel mese di maggio. E l’inconsueta fioritura, naturalmente, suscita dubbi e interrogativi.
Una conseguenza dei cambiamenti climatici o un bizzarro fenomeno naturale?
Le temperature al di sopra delle medie stagionali registrate in Italia (e in Europa) fanno pensare alle teorie sui cambiamenti climatici. Secondo tali teorie, l’effetto serra e alcuni agenti inquinanti prodotti dalle attività umane hanno innescato su vasta scala gravi impatti sul clima, causando scioglimento dei ghiacci, innalzamento dei mari, desertificazione ecc.
In questo caso, però, secondo il parere degli studiosi, si tratterebbe di un fenomeno naturale, dovuto ad una serie di cause.
Vincenzo Petruzzi esperto della Coldiretti, “questo fenomeno si verifica quando c’è una caduta precoce delle foglie, dovuta a malattie, per esempio la monilia.
Quest’anno il fenomeno è un tantino esagerato a causa delle temperature calde che stiamo avendo. Se ci fossero state temperature più basse la pianta si sarebbe messa a riposo vegetativo anche se le foglie fossero cadute precocemente. Invece, con le temperature alte e le piogge, le piante hanno scambiato l’autunno per una neo-primavera con conseguente risveglio vegetativo“.
Purtroppo però, si tratta di un evento dannoso per la produzione di ciliege.
Infatti, prosegue l’esperto “ora succederà che per il prossimo anno, dato che i fiori sono stati utilizzati, questi alberi non avranno più fiori ma solo foglie. Sono i primi quintali di ciliegie in meno che se ne vanno.
Dimenticavo. Se il freddo tarderà ad arrivare, è probabile che dai fiori verranno fuori le ciliegine destinate, fra qualche settimana con l’arrivo dei primi freddi però, ad essere bruciate e a cadere nel terreno.”
Speriamo sia un evento isolato. Altrimenti saremo costretti ad aggiungere un nuovo proverbio: se una rondine non fa Primavera, le foglie che cadono non fanno l’Autunno.