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Scerni, Bilancio di Previsione: raggiunto l'obiettivo di non aumentare le tasse

Assessore Carlucci: Mantenute le stesse aliquote e ridotte quelle della Tari

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Nella seduta di ieri del Consiglio Comunale di Scerni è stato approvato il Bilancio di previsione 2015 riuscendo a raggiungere l’obiettivo di non aumentare le tasse, mantenere i conti in regola senza diminuire né il numero dei servizi erogati né la loro qualità. Il tutto con meno risorse rispetto al bilancio 2014. Un lavoro collegiale poiché tutti i componenti della Giunta hanno fortemente partecipato in maniera attiva alla stesura finale del bilancio al fine di scegliere consapevolmente dove fosse possibile intervenire. Nello specifico sono state mantenute per la Tasi e Imu le stesse aliquote applicate l’anno scorso mentre per la Tari (tassa per i rifiuti) siamo riusciti a diminuirle del 10% circa nei confronti di alcune specifiche categorie come negozi, bar e ristoranti. Pertanto chiudere un Bilancio senza aumentare le tasse e senza diminuire i servizi, è un grande risultato.  Il 2015 è un anno di particolare criticità per la finanza comunale: molte novità sono state introdotte nella contabilità delle Amministrazioni, parallelamente al proseguimento del contenimento della spesa pubblica. La contabilità armonizzata, nata per far sì che i saldi della finanza locali fossero maggiormente compatibili con le decisioni di contenimento della spesa, imporrà sempre di più una maggiore precisione e programmazione nella previsione nelle entrate e nelle spese. Il bilancio è stato predisposto grazie a un lavoro certosino degli uffici al fine di avere una riorganizzazione, efficientamento e redistribuzione delle singole voci ed eliminando le spese inefficienti. E’ stata garantita la medesima quantità e qualità dei servizi come quello della manutenzione straordinaria delle strade rurali al fine di permettere i loro pieno utilizzo dai mezzi agricoli.

Un bilancio misurato, trasparente, solido ed anche prudente, come piace a me definirlo, poiché in questi ultimi quattro anni non abbiamo acceso nessun nuovo mutuo e questo ha permesso di dimezzare il limite di indebitamento del nostro Ente portandolo dal 9% al 5.35%. Un dato che spiega sia la nostra assunzione di responsabilità in qualità di amministratori sia il metodo di lavoro svolto poiché si è scelti di impegnare ed utilizzare risorse derivanti soprattutto da economie o residui di vecchi mutui. Infine vorrei riflettere come le Amministrazioni comunali oggi devono assumere e svolgere ruoli diversi rispetto al passato e strategici guardando al futuro. Sempre più l’Ente municipale dovrà trovare soluzioni di prospettiva per attrarre investimenti, per gestire flussi, per intercettare finanziamenti privati, per introitare bandi pubblici e per rendere migliore, attraverso un ruolo di regia, la vita delle persone che vivono e lavorano nel paese. 

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