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Turdò: Per Italia Unita un truffatore resta un truffatore senza se e senza ma

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E’ notizia di questi giorni che su circa 13 mila dipendenti della regione Sicilia, almeno 2500 usufruiscono della legge 104 , anzi in molti casi molti sono ricorsi all’istituto dell’adozione dell’anziano, esterno alla propria famiglia, forse perché in famiglia tutti stanno bene.

L’intervento del Presidente Musumeci che ha chiamato la Guardia di Finanza, penso che sia stato provvidenziale, necessario e speriamo che abbia una sua efficacia.

Ma il fenomeno non è riservato solo al Sud, infatti ha fatto scalpore la notizia che, secondo un giornale locale (Il Gazzettino di Trento ripreso poi da tanti altri giornali e quotidiani) la signora Luisa Zappini dirigente della provincia ai domiciliari perchè era In vacanza alle Maldive e alle Hawaii mentre era in permesso con la 104.

Quindi, risultava in permesso per la cura di un familiare ma era in vacanza a New York, Honolulu, Parigi, alle Maldive. Per questo ora una ex dirigente della centrale operativa di emergenza della provincia di Trento è ai domiciliari. Alla donna viene addebitato anche l'uso improprio dell'auto di servizio.

La donna, Luisa Zappini, di Trento, è accusata di truffa aggravata e peculato, per le quali risultano da un'inchiesta della procura rispettivamente 28 e 22 episodi. in particolare le viene contestato l'utilizzo improprio dei permessi previsti dalla legge 104, che consentono di assentarsi dal lavoro per assistere un parente disabile. La provincia di Trento nel frattempo l'ha sospesa dal lavoro e le ha dimezzato lo stipendio. Il legale della donna, Nicola Stolfi, parla di «errori formali». 

La cosa più grave e vergognosa è che sui social, Twitter e Facebook molti amici si siano rivolti a lei con frasi “Luisa non mollare”, “ non dare le dimissioni” eccetera come una sorta di sostegno morale ad una persona che comunque è una truffatrice (a noi piace chiamare le cose con nome e cognome), viene da parafrasare a questo punto Pratolini che a teatro uno spettatore gli butta un gatto morto e lui di rimando lo apostrofa” non mi meraviglio di te che si vede che sei scemo, ma di quello affianco che non ti tira due schiaffi”.

NOI SIAMO QUELLI CHE GLI SCHIAFFI LI VOGLIAMO TIRARE E PURE FORTE.

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