“Ennesima paura a Monteodorisio. Rapina a mano armata all'ufficio postale. Da tempo si verificano in questo paese episodi del genere, ma ciò nonostante non si fa nulla per prevenire. A rischio ogni giorno è l’incolumità dei cittadini. Questo episodio poteva essere evitato se chi di dovere si fosse impegnato non a chiacchiere, intervenendo con mezzi di prevenzione? O come sempre si sa sempre parlare deviando le proprie inadempienze? Qualcuno pensava di risolvere il problema facendo semplici convegni. Questo è vergognoso. Un paesino con soli 2500 abitanti circa dovrebbe essere un’isola tranquilla. Ciò è possibile se si adoperano sistemi di prevenzione. Di chi è la vera colpa?”
E’ questo l’ennesimo appello di Nicola Generoso, referente dell’ “Osservatorio Antimafia Abruzzo”. “Un appello rivolto al Prefetto e alla Questura – sostiene Generoso – affinchè prendano atto della continuità di questi episodi e dispongano di opportuni provvedimenti. E’ un dato di fatto che da più di un anno dai recenti episodi violenti non sia cambiato nulla. Visto che le rapine si verificano con molta semplicità, che tipo di provvedimenti adottò l’amministrazione comunale in merito a tali eventi?”
“I proclami servono a poco o addirittura a niente, abbiamo avuto questori e prefetti che si sono alternati negli anni e nulla hanno fatto per la sicurezza del Vastese – aggiunge Stefano Moretti, presidente dell’Osservatorio Antimafia - non c’è il controllo del territorio. Anche se vengono inviate pattuglie anticrimine, si tratta solo di perlustrazioni sporadiche. Le squadre devono essere alternate con turnazioni fisse ogni giorno della settimana (4 pattuglie al giorno dalla mattina alla notte). Solo così il prefetto e il questore danno una risposta concreta, altrimenti non si riesce a gestire la situazione. Come Chieti, anche la nostra realtà necessita di tali interventi. Perchè le pattuglie non arrivano anche a Vasto?”