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'Fine vita', tavola rotonda con Beppino Englaro

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VASTO - Sabato 9 maggio alle 17 presso la Pinacoteca di Palazzo d'Avalos a Vasto il Pd propone una tavola rotonda su un tema delicato su cui ognuno di noi si interroga: il fine vita, la dignità del morire.

La legge, la medicina, l'antropologia, la filosofia hanno pagine e pagine sulla morte, ma quelli che con la morte e con la terminalità ci hanno fatto i conti guardandola negli occhi di chi hanno amato, sentendone l'odore greve, chiedono che il fine vita torni tra i temi etici da affrontare con coraggio e con chiarezza.

«Una tavola rotonda -  afferma il segretario cittadino Antonio Del Casale -  che tocchi la fragilità umana, la dignità della morte e la nostra legislazione con relatori di spessore straordinario. Una comunità politica ha il dovere di interrogarsi e di confrontarsi su temi etici, morali e dei diritti e sabato lo faremo con relatori di straordinario spessore che arricchiranno la riflessione della nostra città».

A parlarne Ferdinando Cancelli palliativista, scrittore, editorialista per l'Osservatore Romano.
«La medicina palliativa si trova ogni giorno ad affrontare i problemi e le sofferenze dei pazienti giunti al termine della vita. I dilemmi etici e i quesiti clinici sono strettamente legati tra di loro: la sospensione dei trattamenti futili, l’alimentazione, l’idratazione, le scelte anticipate di cura, la sofferenza dei familiari e degli amici, il corretto trattamento dei sintomi fisici, psichici, sociali e spirituali. La conoscenza delle possibilità e dei limiti della medicina di fronte alla fine della vita è importante per promuovere la vera libertà di scelta delle persone».

Ad approfondire l'aspetto normativo il prof. Stefano Canestrari, ordinario di Diritto penale a Bologna e membro della Consulta bioetica Nazionale che sottolinea come «I complessi interrogativi posti dalle questioni relative alla fine della vita umana richiedono un dialogo continuo ed aperto tra sensibilità diverse e competenze di varia matrice».

Beppino Englaro porta con sé la conoscenza dei problemi, del dolore, delle incongruenze e la sua presenza tira in ballo la coscienza, le emozioni con i temi che ci preannuncia: «Autodeterminazione terapeutica nella condizione non più capaci di intendere e volere. Disposizioni anticipate di trattamento-DAT prima e dopo la vicenda Eluana».

La parte del leone la farà chi parteciperà con la voglia di ascoltare attivamente portando contributi di vita, di professione o semplicemente condividendo dubbi per la costruzione di una cultura di rispetto della dignità della persona.

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