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Rifondazione Comunista Cupello su centrale gas: «Lolli poco rispettoso»

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Le dichiarazioni dell'assessore regionale Lolli riguardo ad una probabile installazione di una nuova centrale a gas a Cupello (con la motivazione poco politica che «in altri luoghi» c'è da preservare un paesaggio e che a Cupello ci sarebbe già «un impianto del genere») appaiono per la nostra piccola comunità poco rispettose.

Prendere queste decisioni senza nemmeno coinvolgere l'amministrazione comunale e la popolazione su cui insisterebbe il probabile impianto significa anche gestire la politica in maniera poco trasparente, per nulla democraticamente e con scarsa professionalità, dal momento in cui si paragona la centrale a gas ad un'attività di “stoccaggio” di gas che può funzionare autonomamente, senza alcuna necessità di ulteriori espansioni e che per lavorare in maniera costante ha già creato problemi alla popolazione, come quando si verificò l'episodio delle emissioni maleodoranti del novembre scorso.

Non si possono gestire questioni così rilevanti per un territorio in maniera totalmente privatistica, a maggior ragione se la Stogit che gestisce lo stoccaggio di gas, non è ancora totalmente in regola.
Come segnalammo più volte negli anni passati, un'attività di stoccaggio gas è considerata «a rischio di incidente rilevante» e sottoposta a Direttiva Seveso: per tali motivi deve essere redatto il Piano d'Emergenza Generale. A tutt'oggi questo Piano manca (leggi), nonostante il nostro esposto alla Procura della Repubblica, partito dopo l'episodio delle emissioni anomale, l'anno scorso.

Crediamo che la politica debba interessarsi prima di tutto di metter in regola gli impianti esistenti e in secondo luogo ci si aspetta soprattutto da una giunta che si ritiene essere di centrosinistra, una maggior apertura e coinvolgimento nei confronti dei cittadini.
Nella speranza che l'amministrazione comunale alzi la voce sulla questione e che assieme all'opposizione riesca a rimanere compatta su una posizione fermamente contraria, ci appelliamo anche agli altri comitati regionali che hanno portato avanti il proprio diniego in questi anni e a tutte le associazioni ambientaliste, affinché Cupello, su cui grava ancora l'ombra dell'inceneritore non rimanga abbandonata a sé stessa.

Speriamo che si possa creare con  le popolazioni della Valle Peligna un fronte unico, allontanando le minacce di un effetto Nimby che metterebbe cittadini perbene contro altri cittadini perbene. Siamo stati capaci di essere solidali su tante questioni, come per esempio sulla questione Ombrina Mare, ora che siamo attaccati dai capitalisti che depredano i nostri territori su più fronti, dobbiamo essere in grado di rimanere compatti, perchè le idee se sono giuste valgono per tutti e sempre.

Rifondazione Comunista Cupello

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