Si è costituito in Abruzzo il movimento “NO BIOMETANO” con l’obiettivo di contrastare l’installazione delle centrali in ogni località della nostra “Regione Verde”, già ampiamente devastata da politiche irresponsabili dei gruppi dirigenti che si sono avvicendati in questi ultimi decenni. Il quadro che si prospetta per la Regione Abruzzo è alquanto grigio: Monteodorisio, Cupello, Lanciano, Mosciano Sant’Angelo sono solo i primi siti individuati per trasformare la “Regione Verde d’Europa” nella pattumiera d’Italia.
Il soggetto al quale vogliamo dar vita, partecipa ai comitati contro le centrali, alle attività scientifiche e accademiche; promuove la lotta attraverso pubblicazioni, convegni, manifestazioni, volantinaggi, comizi e azioni di protesta pacifica e democratica. Raccoglie attorno a sé esponenti del mondo della cultura, della scienza, della politica, delle istituzioni e di ogni singolo cittadino.
Nell’ambito del suo territorio di nascita, il Vastese, il Movimento si batte contro la realizzazione degli impianti a Biometano sia nel territorio di Monteodorisio, sia in quello di Cupello, entrambi già provati dalla presenza di ben tre vasche della discarica di Valle Cena, dalla Turbogas a Gissi, dalla Stogit a Montalfano recentemente oggetto di una inquietante inchiesta giornalistica di Report, rispetto alla quale l’Amministrazione Comunale si è rinchiusa dentro un silenzio assordante.
Il movimento ha la funzione di arricchire con la sua presenza i comitati che sorgeranno e i vari soggetti che promuovono la contrarietà all’installazione di impianti pericolosi per la salute dell’uomo. Il nostro movimento agli albori della sua nascita ha spinto le forze politiche locali, i sindaci e i consiglieri comunali, allora tutti dormienti, ad opporsi all’installazione dell’impianto della STAMNOS MOBILTY S.r.l. nel territorio di Monteodorisio e li ha invitati ad una riflessione sulla negatività degli impianti di Biometano o Biogas ed a opporsi a qualsiasi impianto indipendentemente dalla località in cui sorge.
Per tutta risposta qualcuno ha ritenuto di escludere dalle iniziative chi per prima aveva denunciato la cosa, impedendo di fatto un dialogo ed un confronto ampio che sarebbe stato sicuramente più costruttivo di un dibattito fatto “in casa” e quindi pilotato e sterile, azzoppando di fatto il pluralismo in questioni di interesse popolare che, come quello dell’ambiente, producono un depauperamento del dibattito pubblico.
Pertanto, invitiamo le associazioni ambientaliste, i partiti politici che hanno a cuore i problemi ambientali, le varie associazioni culturali e ricreative, i soggetti della cultura e dell’arte a aderire al “MOVIMENTO NO BIOMETANO IN ABRUZZO”. Tante sono state le associazioni e i partiti che hanno già aderito a questo nostro appello e tanti sono i cittadini che stanno firmando consapevoli che la difesa dell’ambiente è obiettivo prioritario di ogni buon cittadino.