In data 19 Maggio 2022, nell’ambito di un progetto PON di storia predisposto dal nostro liceo, ci siamo recati a Taranta Peligna, un paese di circa 326 abitanti in provincia di Chieti. Appena arrivati, siamo stati accolti calorosamente dal sindaco Giovanni Paolo Rosato, che ci ha ospitati all’interno del Comune, in particolare riunendoci nella sala Consigliare. Il primo cittadino ci ha parlato un po’ della sua storia, dicendoci che è laureato in giurisprudenza e che è diventato sindaco nel 2019. Ci ha sorpreso il fatto che percepisca un indennizzo non troppo alto, svolgendo il suo lavoro per pura passione. Ci ha parlato della storia del comune, la cui fondazione risale all’età dei longobardi, spiegandoci l’etimologia del nome “tarantolesi”, i cittadini del paese, il quale risale al fatto che fino al 1881 il comune si chiamava Tarantola, inoltre Peligna è un aggettivo che non ha nessun legame con la storia del paese, ma è stato un regalo del Regno D’Italia.
Successivamente, abbiamo fatto un giro per il paese e ci siamo recati al Sacrario della Brigata Maiella, un gruppo di partigiani che tra il 1943 e il 1945 collaborò alla Resistenza. I partigiani che si distinsero su tutti furono Ettore e Domenico Troilo, provenienti da Torricella Peligna e da Gessopalena. Raggiungendo il Sacrario, abbiamo incontrato una lapide su cui era incisa una frase: “In quindici mesi di asperrima lotta sostenuta contro l’invasore tedesco con penuria di ogni mezzo ma con magnifica esuberanza di entusiasmo e di fede sorretti soltanto da uno sconfinato amore di patria, i patrioti della Maiella volontari della libertà affrontando sempre soverchianti forze nemiche hanno scritto per la storia della risorgente Italia una pagina di superbo eroismo”. Questa rappresenta a pieno l’importanza della brigata Maiella, che contribuì alla liberazione non solo dell’Abruzzo, ma anche di importanti territori dell’Italia centro-settentrionale. Dopo questa visita, siamo tornati a casa, avendo scoperto qualcosa in più su Taranta Peligna e sulla sua storia.