L’ultima seduta del Consiglio Comunale di Cupello, tenutasi lo scorso 30 dicembre, si è dimostrata l’ennesima occasione per mettere a nudo la saccenza e l’arroganza con cui l’amministrazione di centrodestra governa il paese.
A destare sconcerto è in particolare l’atteggiamento tenuto dalla maggioranza in relazione a due ordini del giorno, relativi all’approvazione di altrettanti regolamenti: quello sul riconoscimento della cosiddetta De.Co. (Denominazione Comunale) in favore dei prodotti alimentari e delle usanze tipiche del nostro comune; e quello riguardante la concessione in uso gratuito della struttura comunale sita il Via Alcide De Gasperi (ex asilo nido).
In sede di discussione, infatti, il gruppo consigliare “Insieme per Cupello” ha presentato un proprio emendamento al Regolamento De.Co., chiedendo che, nell’istituzione della relativa Commissione, venisse garantita un’adeguata partecipazione delle minoranze, al fine di garantire una congrua compartecipazione e un maggior vigilanza sulle attività svolte.
Nel testo del regolamento, infatti, la composizione della Commissione è palesemente in favore della sola maggioranza che si è riservata la nomina di 6 membri su 7, ovvero del presidente (Sindaco o suo delegato), di due componenti scelti tra le fila della maggioranza e di tre componenti esterni a scelta della stessa maggioranza, riservando alle minoranze la nomina di un solo componente esterno.
Appare conclamato l’intento della maggioranza di voler occupare tutto l’occupabile così da continuare a gestire e organizzare la vita del paese in totale assenza di qualsivoglia forma di controllo.
A preoccupare ancora di più sono però le motivazioni addotte dall’amministrazione comunale per giustificare la bocciatura dell’emendamento. A detta dell’Assessore al Sociale, peraltro intervenuta per mero risentimento personale e senza alcuna condivisione con gli altri componenti della maggioranza, poiché nel Consiglio Comunale di Cupello siedono due gruppi di minoranza, riconoscere un posto in Commissione a una delle minoranze avrebbe significato penalizzare l’altra.
E così, invece di tutelarle tutte e due, hanno preferito escluderle entrambe.
Motivazioni per giunta reiterate anche a seguito della comune volontà espressa dalle minoranze di concedere la rappresentanza al solo gruppo presieduto dalla consigliera di “Risposta Civica” Roberta Boschetti, quale componente unitaria dei due gruppi di opposizione.
Discorso non dissimile per il secondo Regolamento, relativo alla concessione in uso gratuito della struttura comunale sita il Via Alcide De Gasperi (ex asilo nido).
A nostro avviso tale Regolamento, probabilmente scritto su due piedi al fine di accelerare e garantire l’uso delle strutture ad associazioni che hanno già manifestato il loro interesse, appare problematico sotto vari aspetti. E’ infatti privo dei principi base di assegnazione e di tutela dell’incolumità; accenna inoltre ad attività, come quella dell’adozione/gestione, da parte delle associazioni utilizzatrici per più di 3 mesi, di una paventata area per lo sgambamento di animali sull’attuale area verde di cessione di comparto, in assenza di un progetto che definisca puntualmente l’area, le modalità di utilizzo e ne verifichi la fattibilità all’interno del centro urbano in prossimità delle abitazioni dei nostri compaesani, già da tempo afflitti da innumerevoli disservizi soprattutto nell’area in questione.
Di fronte alle richieste di chiarimento e di correzione presentate dalle opposizioni, la maggioranza, per assecondare i capricci e le rivendicazioni di qualche suo componente, ha ritenuto opportuno riunirsi nelle segrete stanze senza il coinvolgimento delle forze di minoranza, di fatto blindando un regolamento superficiale, incompleto e confusionario.
Abbiamo così assistito all’ennesima dimostrazione di arroganza e di autocompiacimento che l’attuale amministrazione ci sta servendo da qualche anno a questa parte. La speranza è che il nuovo anno riporti la maggioranza coi piedi per terra, e che il suo attuale modus operandi faccia spazio alla condivisione ed al confronto, frenando quegli atteggiamenti di superiorità che finora hanno finito per compromettere l’attività amministrativa e danneggiare la comunità di Cupello.