Il mio amico Sante D' Alberto ha scritto su Facebook (che oramai è un po' il giornale di tutti noi) un bel pezzo di politica e di prospettiva, parlando di STABILITÀ. Parola che molti di noi ricordano come slogan degli anni '80 lanciato da Craxi come sinonimo di "governabilità", contro la instabilità del pentapartito e più in generale della prima repubblica.
Invero, la seconda repubblica con la sola eccezione del quinquennio 2001/06 interamente berlusconiano ha avuto in 27 anni ('94/'21) ben 16 Governi, di cui 5 non votati (Dini, Monti, Conti di destra e Conti di sinistra e Draghi).
Chi pensava che la seconda repubblica risolvesse l' atavico problema italico della instabilità della prima è rimasto deluso: negli ultimi 27 anni non solo abbiamo avuto 16 Governi cioè di media 1 ogni 20 mesi, ma soprattutto abbiamo avuto i parlamentari nominati dai segretari di partito e i capi di governo non eletti, perché nominati da Quirinale, con il placet dell' Unione europea. E non è tutto: abbiamo avuto un rimbalzo dell' estremismo, oggettivamente favorito dal bipolarismo !
Ora tutto dipenderà da chi salirà sul Colle il 3 febbraio prossimo e da quale sarà la legge elettorale. Se essa sarà proporzionale la sera del voto non sapremo chi ci governerà. Ma non ci ritroveremo al Governo banchieri come Ciampi, Dini, Monti, Draghi o personaggi sconosciuti come Conte.
In passato abbiamo avuto Craxi, Andreotti, Forlani, Fanfani, Rumor e tanti altri, accusati e vilipesi, che cambiavano spesso (come i loro successori dell' ultimo periodo, del resto). Ma almeno sapevano chi erano, da dove venivano e a quale area politica appartenevano.
Il sistema elettorale proporzionale forse non risolverà i problemi dell' Italia, ma almeno li semplifichera'. E soprattutto consentirà che siano i cittadini a scegliere i governanti. E se anche Giorgetti, Renzi e Calenda dovessero fare una coalizione di moderati, essa non avrebbe i numeri per governare come non li avrebbero gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra: per scomporre davvero il bipolarismo fallimentare della seconda repubblica bisogna tornare al sistema proporzionale che consentirà ai partiti più omogenei di unirsi e governare.