E’ stato inaugurato il 28 settembre la street art realizzata su un padiglione del Penitenziario Vastese che ha visto il coinvolgimento di due artisti: Marco Del Negro, in arte Keno e Lorenzo Faini, i volontari della Odv Ricoclaun: Antonio Di Iorio, Elia Faini, Roberto Novelli, Paolo Guidone e Rosaria Spagnuolo, 4 detenuti semi liberi, il funzionario giuridico pedagogico Giusi Rossi, grazie alla disponibilità e collaborazione del direttore, Giuseppina Ruggero, nell’ambito del Progetto Regionale PerTeinVolo che include le associazioni: Un Buco nel Tetto, Amici di Zampa, Cb San Vitale e Avi Alzheimer Vasto, di cui la Ricoclaun è capofila.
In poche settimane è stato realizzato un grande murale lungo circa 35 metri nel muro esterno alla struttura dedicata ai semiliberi. Keno ha voluto rappresentare un grande faro che lancia fasci di luce colorata al cui interno sono presenti disegni, icone simboliche scelte anche dagli stessi detenuti coinvolti sia nella fase di progettazione che di attuazione.
Il progetto di riqualificazione artistica è nato grazie a Cecilia Clelio, che malgrado i suoi 83 anni è volontaria da oltre 30 anni nel penitenziario vastese e ha avuto sempre un ruolo importante nel tessere legami tra la struttura e la città in modalità sempre diverse. Sui social Cecilia era rimasta colpita dalle attività svolte durante l’estate nella riqualificazione della pista di pattinaggio alla Villa Comunale di Vasto e le è venuta l’idea di chiedere alla presidente della Ricoclaun, Rosaria Spagnuolo, se era possibile realizzare un’attività di riqualificazione anche nella struttura penitenziaria di Vasto, per donare colore, bellezza e al tempo stesso speranza. La collaborazione della Ricoclaun con Cecilia per le esigenze della struttura penitenziale dura da tanti anni, per l’acquisto dell’abbigliamento intimo dei detenuti più poveri e per dolci natalizi o pasquali.
Quest’idea, presa al volo, è diventata in poche settimane realtà , è piaciuta molto al direttore Ruggero, all’educatrice Rossi che ha seguito con grande attenzione e coinvolgimento tutto il progetto, ma anche agli artisti, ai volontari e ai detenuti.
La street art lascia sorpresi, sia nel vedere da lontano il grande faro e i suoi fasci colorati, sia nel vederla da vicino perché si rimane meravigliati da tutte le icone rappresentate, alcune colorate, più evidenti, tra cui i Simpson e il mitico Arsenio Lupin.
Durante l’incontro inaugurale alla presenza anche del cappellano Don Silvio Santovito, Titti Magnarapa, presidente dei vincenziani di Casalbordino, Raffaella Valori, presidente della Casa Accoglienza Genova Rulli, Nicola Venti, l’agronomo della struttura penitenziale, è stato sottolineato da tutti che anche se si è creata bellezza, anche se l’arte espressa è bellissima, la cosa importante è stato tutto il percorso per realizzarla. Ci sono stati tanti stimoli e tante idee sempre in divenire, perché tutto il gruppo di artisti e volontari ha saputo creare grande coinvolgimento, in un lavoro svolto insieme, in grande armonia, con energie buone e positive. Il clima di condivisione ha permesso di creare non solo un’opera artistica, ma una relazione, profonda, importante, che ha creato grande arricchimento, da parte dei detenuti e da parte degli artisti e volontari, in un interscambio di energie e di esperienze.