Quando ancora le tre bambine non ancora compivano 10 anni, lui abusava di loro. Per fortuna le piccole hanno raccontato tutto a una maestra ed ai genitori. Ma l’anziano era arrivato ad offrire dei soldi purché non parlassero. Scattata l’inchiesta, l’uomo era stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Vasto e poi rinviato a giudizio, durato un anno e mezzo, durante il quale due bimbe sono state rappresentate dall’ Avv. Claudia D’ Alò.
Il processo ha accertato che era vero quanto “due delle bambine avevano fatto capire alla loro insegnante di essere state toccate nelle parti intime da un anziano”. Bene, dunque aveva fatto l’insegnante a contattare i genitori e la Polizia di Stato diretta dal Commissario Capaldo, che aveva fatto partire una complessa attività investigativa. Le indagini avevano consentito di raccogliere molti elementi di prova, tanto che lo stesso gip aveva potuto disporre l’arresto dell’ anziano.
Le piccole, ovviamente ascoltate con estrema discrezionalità e in un luogo protetto, avevano fornito racconti precisi, poi verificati dagli inquirenti. Le bambine erano state raggirate e portate in luoghi appartati, dove erano state indotte a compiere su di lui atti sessuali ed anche vedere filmati pornografici. Durante le perquisizioni la Polizia aveva accertato che le stanze erano proprio come le piccole le avevano descritte e così pure gli oggetti, compreso il materiale pornografico custodito in un mobile nella stanza da loro indicata.
Verificate le conversazioni che l’uomo aveva avuto con i genitori delle vittime, era emerso che lo stesso «vistosi scoperto, aveva ammesso le proprie responsabilità con sconcertante leggerezza ed offerto ai genitori dapprima cinquemila e poi diecimila euro, per una ritrattazione».
I predetti fatti emersi nel corso dell’indagine sono stati rivissuti e confermati nel processo, dove l’ Avv. Claudia D’Alò ha rappresentato due delle bambine, riuscendo ad ottenere una condanna esemplare a dodici anni di carcere.