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L'INCENDIO DI DOGLIOLA "VISSUTO" DA CHI E' ALLA MARINA DI SAN SALVO

Alcune condivisibili considerazioni di Angelo Di Pierro

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È da ieri che li vedo passare, andare a rifornirsi d'acqua al mare e tornare verso l'incendio di Dogliola e spero che chi si è reso responsabile dell'incendio (per dolo, imprudenza o distrazione) si renda conto del danno che ha provocato. Ma di una cosa dovremmo essere tutti certi: gli incendi accidentali o naturali, rappresentano solo lo zero virgola qualcosa di tutti gli incendi:

per provocare un incendio ci vuole una fiamma, piccola e/o di breve durata, ma ci vuole una fiamma, la qual cosa può essere prodotta solo da un accendino o un fiammifero. Certo, anche un fulmine può innescare un incendio, o anche un fondo di bottiglia rotto che produce un effetto "lente", o anche un mozziconebuttato acceso in presenza di vento. Nel primo caso sono mesi che non vediamo fulmini; negli altri due si torna anche qui alla responsabilità delle persone.

Quando andate per i boschi o per le campagne, fate come se passeggiate nel vostro giardino. Il 99% degli incendi non li vedremmo più.

 

 

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