Vengono contattati dalla Asl per telefono e ricevono sms di conferma. Tra loro persone ultrasettantenni, di Palmoli, San Giovanni Lipioni, Celenza. La gran parte non guida, o non guida più, e si fa accompagnare dai figli, che si sono presi anche delle ore di permesso dal lavoro. Erano arrivati prima delle 13, ma non possono ricevere il vaccino. Non perché non ci sono le dosi o i medici. Mancano i tabulati che la Asl non ancora ha inviato.
Alle 14 arrivano i volontari della Protezione civile e trovano decine e decine di persone in attesa sotto il sole. Montano in tutta fretta tre gazebo, stendono delle sedie, ma l’assembramento si fa lo stesso. E con l’assembramento anche la rabbia: stranamente oggi non c’è nessun amministratore a gestire questo caos. Il povero vigile cerca di calmare gli animi, insieme al collega della Protezione civile. Ma la protesta monta.
Alle 14,30 chiamano anche noi della stampa. I tabulati arrivano dopo le 15, ma senza diradare il caos. Se, infatti, cominciano a vaccinare quelli in elenco (delle 15) restano fuori quelli delle 14 che stavano sotto il sole da qualche ora prima e se, invece, fanno valere il numeretto preso (quello che troviamo ai macellai) entrano i primi, ma si ingarbugliano gli elenchi. Mannaggia, proprio oggi che il sole si fa sentire.
Speriamo che sto caos non si ripeta nei giorni prossimi con l’avanzare dell’ estate…a qualcuno il sole potrebbe fare male, ben più del covid