Tra i diversi commenti apparsi sotto il video girato all' interno del cimitero di Rimini, con l' intervsita del sindaco Tiziana Magnacca, da noi pubblicata in altra parte del sito, non sfugge il commento di Antonia Schiavarelli, portavoce del Comitato che si batte per una diversa ubicazione del Forno crematorio a San Salvo. La riportiamo qui di seguito integralmente.
Il Forno crematorio di San Salvo non sarà nel perimetro cimiteriale, verrà costruito a fianco del cimitero esistente, si gioca con le parole purtroppo. Questa è una scelta che avrà un forte impatto sulla futura San Salvo, è una decisione che merita condivisione. Siamo a favore di un forno crematorio, ma riteniamo che costruirlo in adiacenza a delle case ad una scuola sia una scelta di inciviltà . Il nostro territorio merita una scelta ponderata fatta basandosi su una Valutazione Ambientale Strategica, che valuti attentamente i venti, la collocazione e le strutture sensibili reali, (negli studi portati nella redazione del Piano cimiteriale risalente al novembre 2020, la scuola di via Melvin Jones non c'è, perchè?), che valuti l'effettivo bisogno del territorio, con cui si informi la città tutta di cosa si intende fare. San Salvo merita chiarezza e non semplici video di gite fuori porta.
Il Forno crematorio di Rimini si basa su una richiesta della città , il 50% della popolazione sceglie la cremazione, a San Salvo parliamo dell'1%. Si sottoponga tale scelta al giudizio della città , si compia un reale gesto di civiltà , si tratti la popolazione sansalvese da cittadini e non da figli da educare... La città di San Salvo ha dimostrato più volte d'essere all'avanguardia nelle sue scelte, ma sempre tenendo presente la salvaguardia della qualità della vita dei suoi cittadini. Un forno crematorio può essere costruito altrove, basandosi non su scelte SOGGETTIVE, ma su strumenti che la legge mette a disposizione, in questo modo i diritti di tutti verranno RISPETTATI.
Rimini ha una popolazione di 332.219 (
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