Partecipa a IlTrigno.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

TRA COVID MOLISANO E PESTE DI MILANO. ANALOGIE COLTE DA FRANCO VALENTE

Condividi su:

Uno dei personaggi della cui ingordigia parla Alessandro Manzoni è Ambrogio Spinola, Marchese di Venafro, di Sesto Campano e Roccapipirozzi.

Ambrogio Spinola probabilmente a Venafro, Sesto Campano e Roccapipirozzi non ci è mai venuto, ma la sua fulgida carriera cominciò proprio grazie ai titoli nobiliari che aveva comprato nel Regno di Napoli.

Grande stratega militare morì durante la peste di Milano.

Il giudizio di Manzoni è impietoso: "...quando la peste minacciava, invadeva una popolazione datagli in cura..."

Alessandro Manzoni, I promessi sposi, Capitolo 31:

"Era quest’uomo, come già s’è detto, il celebre Ambrogio Spinola, mandato per raddirizzar quella guerra e riparare agli errori di don Gonzalo, e incidentemente, a governare; e noi pure possiamo qui incidentemente rammentar che morì dopo pochi mesi, in quella stessa guerra che gli stava tanto a cuore; e morì, non già di ferite sul campo, ma in letto, d’affanno e di struggimento, per rimproveri, torti, disgusti d’ogni specie ricevuti da quelli a cui serviva.

La storia ha deplorata la sua sorte, e biasimata l’altrui sconoscenza; ha descritte con molta diligenza le sue imprese militari e politiche, lodata la sua previdenza, l’attività, la costanza: poteva anche cercare cos’abbia fatto di tutte queste qualità, quando la peste minacciava, invadeva una popolazione datagli in cura, o piùttosto in balìa".

Condividi su:

Seguici su Facebook