A Vasto abbiamo un Partito democratico irritante per le banalità che racconta, retta da due "dirigenti" politicamente irricevibili per le cose che dicono. È un "Pdlocale" che, inconsapevole di quanto stia avvenendo a livello nazionale, che su una figura "super parters" e qualificata, come quella di Mario Draghi, si allea con Lega e Forza Italia, Italia Viva, +Europa e M5S, per cercare di portare fuori dalla tragedia il Paese, arranca, sbava, ringhia, farnetica, senza avanzare un sola ragione per cui un vastese dovrebbe votare di nuovo Menna, il Pd e una di quelle liste farlocche, falsamente civiche, satelliti del "Pdlocale". Non una idea, una proposta, uno straccio di programma. Solo invettive. D'altronde questo è il livello politico dei due.
Non tutto però è perduto. Come la formazione del governo Draghi ha detto chiaramente che i partiti sono disposti ad andare oltre ruggini e steccati, pur di dare un futuro all'Italia, così a Vasto va proiettato lo sguardo oltre i confini ristretti del piccolo interesse partitico. Come? Dialogando con tutti coloro che pongono l'interesse generale sopra il proprio, anche con quelli che fino all'altro ieri erano rivali. È stato fatto per l'Italia, perché non farlo per Vasto?
Sono certo che gran parte degli elettori la pensa in questo modo: basta con i settarismi e le sterili contrapposizioni, andiamo oltre. Votando il candidato che rispecchia la volontà di aggregare, di mettere insieme. È il tempo del "NOI", come dice Alessandra Notaro, del mettere da parte gli individualismi e assumere con responsabilità un progetto politico più ampio per svegliare questo territorio e darle un futuro. Dialogo non solitudine e isolamento. Non cè più tempo per litigare, perché la Città è la nostra Città , perché si sta spegnendo. Non c'è più tempo da perdere.
Chi scrive che Alessandra Notaro e La Buona Stagione, Maria Amato e Nino Fuiano, Anna Margareth Ciccotosto e Gino Masciulli, Angelo Pollutri e altri ancora, non hanno una visione, non sanno di cosa parlano, abusa della disonestà intellettuale.
I talebani del "Pdlocale" non l'hanno capito, né mai lo capiranno, perché sono spaventati di cedere quelle piccole sacche di potere che si sono costruiti in questi anni con arroganza politica. In questi anni si sono sentiti dei piccoli oligarchi, le prossime elezioni amministrative serviranno per mettere su un bel programma per Vasto e far fare un bel bagno di umiltà al "Pdlocale" e ai suoi dirigenti politicamente irricevibili.