Il parere favorevole, espresso dal dirigente Stefano Monteferrante del Comune di Vasto, alla Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA) per la realizzazione di una sealine e di un campo boe per lo scarico di oli vegetali e derivati della Eco Fox Srl di Punta Penna aggiunge un altro tassello negativo in tema di tutela degli ecosistemi presenti nella Riserva Naturale di Punta Aderci, di cui la spiaggia di Punta Penna e il Sito Natura 2000 sono parte integrante.
Nonostante tutte le norme di riferimento facciano riferimento alla massima tutela per gli ambienti rientranti nella Rete Natura 2000 il dirigente comunale ha rilasciato parere favorevole ad un progetto il quale che, non solo per sua stessa caratteristica, espone a costanti pericoli quell’importante sito sottoposto a vincolo naturalistico ma manca di necessari studi sull'ambiente marino interessato dal progetto. Il rischio di sversamenti in mare è tutt’altro che un'ipotesi remota come le cronache nazionali ed internazionali, rispetto a impianti uguali a questo, ci hanno più volte ricordato. Nulla cambia il fatto che il SIC/ZSC e la Riserva Naturale non comprendano il tratto in mare perché, come sostiene la comunità scientifica, gli ecosistemi sono inevitabilmente connessi (infatti non è un caso che il progetto Calliope – Life 17 NAT/IT/000565 prevede l'estensione a mare del Sito Natura 2000). Inoltre, come impone la Legge, anche per i piani e i progetti esterni ai Siti Natura 2000 valgono le stesse regole della procedura di VINCA. Gli interventi in questo prezioso lembo di territorio possono incidere su uno dei luoghi più importanti per le rotte di migrazione degli uccelli lungo la costa adriatica: Punta della Lota, per esempio, è il promontorio più alto tra il Conero e il Gargano.
Ma se il dirigente preposto, operando nuovamente a nostro avviso una sbagliata interpretazione delle norme di riferimento, ha mancato ancora una volta di affidarsi alla giurisprudenza nazionale ed europea in materia di VINCA e di tutela dei Siti Natura 2000, ad esempio , anche omettendo la valutazione dell’effetto cumulo in riferimento alle emissioni delle navi con il resto delle emissioni attuali – quell'effetto cumulo per il quale il TAR ha già dichiarato illegittimo il parere positivo espresso dallo stesso dirigente nel progetto del cementificio – l'Amministrazione comunale non può tirarsi indietro dalle proprie responsabilità . Quest'ultima, infatti, nel corso di tutti questi anni, non si è mai adoperata per una politica che ponga al centro la tutela ambientale della Riserva di Punta Aderci e quella della salute degli abitanti di quel quartiere:
il sindaco di Vasto Francesco Menna deve assumersi le proprie responsabilità in quanto, quale massima autorità sanitaria locale, ha tutto il potere di imporre una moratoria su tutti i nuovi impianti industriali nonché sugli ulteriori ampliamenti di quelli esistenti. Lo faccia in via cautelativa e in virtù del principio di precauzione alla luce della mancanza di controlli della qualità complessiva dell'aria da parte degli enti preposti. Da parte sua, invece, l’assessora all'ambiente Paola Cianci, chiarisca la sua posizione rispetto a Punta Penna e in particolare rispetto a questo parere favorevole: spieghi, in sostanza, come può inserirsi un nuovo progetto industriale ad alto rischio ambientale all'interno di un quadro che dovrebbe privilegiare la salvaguardia ecologica della Riserva e del Sito Natura 2000.