Gissi - Ieri mattina per il quarto mese consecutivo i dipendenti della Golden Lady si sono riuniti davanti allo stabilimento in dismissione. L’usanza dell’ultimo sabato del mese è stata rispettata ancora. Il clima tra i dipendenti inizia a cambiare. La cassa integrazione straordinaria terminerà a novembre e spiragli non se ne vedono. Oltre ai dipendenti erano presenti i rappresentanti sindacali Giuseppe Rucci (Cgil), Franco Zerra (Cisl), Arnaldo Schioppa (Uil), il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, insieme ad altri esponenti di Provincia, Regione e comuni della zona (Angelo Argentieri, Giuseppe Forte, Antonio D’Ugo, Antonio Menna, Nicola Marisi).
Qual è la situazione? La Wollo – la società di scouting che sta cercando possibili acquirenti del sito – non si sbilancia. Le ipotesi sul tavolo sono tre: un’azienda agroalimentare che rileverebbe l’intero stabilimento impiegando 150 dipendenti (su 388), un calzaturificio e un produttore di accessori moda. Nulla di nuovo sul fronte della società che opera nel settore ecologico.
Cassa integrazione? Difficile prorogarla per un altro anno. Per farlo, il 30% che ne usufruisce dovrebbe essere ricollocato altrove; a oggi solo 20 operai su 112 hanno trovato una nuova sistemazione.
Cosa c’è di nuovo? Forse anche i rappresentanti istituzionali stanno prendendo coscienza del caso della OMSA di Faenza. Una vertenza nella quale tutti hanno fatto la propria parte, a partire dal presidente della Regione, Vasco Errani. Di Giuseppantonio non ha usato mezzi termini per denunciare l’assenza del presidente dell’Abruzzo, Chiodi, ormai sempre più lontano dalla vertenza, e dei sindaci dei comuni interessati. Oltre a ciò ha rilanciato la proposta di penalizzare le aziende che delocalizzano pensando anche alla possibilità di riappropriarsi del sito.
Col passare dei mesi, quindi, la situazione si fa più tesa e la pazienza dei dipendenti diminuisce. Ieri alcuni presenti hanno accusato rappresentanti istituzionali e sindacali di partecipare alla passerella mensile armati delle solite parole.
La scena poco prima si era colorata di tinte surreali. Il consigliere regionale Antonio Menna invita tutti a retrocedere di qualche metro perché gli esponenti presenti, stazionando in un punto particolarmente colpito dal sole, erano accaldati. Risultato: proteste dalla folla e ironia inevitabile.
Insomma, l’estate è vicina e la temperatura aumenta, ma non per il sole.