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IL PARTITO COMUNISTA D' ABRUZZO RISPONDE A CAMILLO D' AMICO

SULL' ARRETRAMENTO DELLA STATALE 16

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Egregio Direttore,

ho appena letto l’articolo del Sig. Camillo D’Amico circa il dibattito preelettorale a Vasto e la proposta di arretramento della SS16.

La cosa mi ha colpito per diversi aspetti: la prima è che la pochezza, o meglio la parzialità, di questa proposta lanciata senza un “retroterra” di prospettive sia per Vasto che per tutto il vastese è inadeguata e fuorviante poiché non si stabilisce la “vocazione” del Territorio; la seconda è che il sig. D’Amico presenta oggi, nel 2021, una proposta che l’allora Partito dei Comunisti Italiani fece presentando un “patto territoriale” alternativo a quello che la Giunta Provinciale si apprestava a varare.

Non ci interessa ribadire la “primogenitura” ma sicuramente quando si copia una proposta è bene citarne la fonte.

Ovviamente l’arretramento della SS16 non deve essere fine a se stessa se non ci sono le proposte di sviluppo dell’intero territorio. Spostare esclusivamente il traffico della SS16 verso la montagna senza una proposta di valorizzazione di quelle zone è inutile e dannoso.

Noi avanzammo un progetto complessivo di valorizzazione del territorio con scelte determinate dando una vocazione turistica principalmente alle zone dell’entroterra ma anche alla stessa città del Vasto e le sue zone e riserve ambientali. Ad esempio ritenevamo e riteniamo incompatibile che la zona Industriale di Vasto con le sue aziende chimiche ed altamente inquinanti stia proprio a ridosso della riserva naturale di Punta Aderci.

Era un programma che il Sig. D’Amico conosce benissimo visto che ne è stato discusso non solo a livello provinciale ma anche locale e di conseguenza anche con lui.

Oggi ci si barcamena su proposte inutili e parziali senza intravedere un’idea complessiva di sviluppo, si cerca un progetto, magari anche accettabile, ma che manca di programmazione e realizzazione.

È vero però che il sig. D’Amico e tutto il centro sinistra all’epoca erano impegnati su progetti che noi ritenevamo inutili e non fattibili (la trignina) e che difatti non sono stati realizzati.

Pensavamo ad una pista ciclopedonale sull’arretramento della ferrovia adriatica. Questa si realizzata, ma non certamente con una lingua di asfalto che collega San Salvo a Martinsicuro. Pensavamo ad una valorizzazione della costa dei Trabocchi ma non certamente come si vuole oggi con grosse speculazioni edilizie che andranno ad intaccare una delle poche zone ancora vergini del nostro territorio.

Oggi questa sinistra manca di idee e di progetti ed è totalmente priva di un’idea del territorio perché sempre più impegnata a mantenere il potere effimero ed è talmente arrogante che evita di confrontarsi con chi le idee e i progetti li ha sempre avuti.

 

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