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Processo autovelox in Tribunale a Vasto e la prescrizione che incombe

Disposto un nuovo rinvio sulla base della richiesta di inammissibilità delle parti civili sollevata dalla difesa

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Processo autovelox 'imboscati': un altro rinvio, l’ennesimo, e lo spauracchio dela prescrizione è sempre più vicino. Udienza tecnica, in Tribunale a Vasto, per il processo che vede alla sbarra sindaci, agenti della Polizia Municipale e avvocati per presunti abusi nell’utilizzo delle apparecchiature autovelox sulla Fondovalle Trigno. L’inchiesta, durata anni e condotta dai Carabinieri della Stazione di Schiavi di Abruzzo al comando del maresciallo Osvaldo Litterio, è sfociata in un rinvio a giudizio per reati che vanno dall’abuso di ufficio all’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata. I legali difensori degli imputati hanno fatto opposizione alle centinaia di costituzioni civili da parte degli automobilisti. Sono infatti molti ad essersi rivolti al Comitato Pro Trignina chiedendo di costituirsi parte civile nel processo penale. Dopo un imprevisto e a tratti divertente alterco verbale tra avvocati della difesa e di parte civile, il giudice si è riservato di decidere sulle richieste della difesa e ha aggiornato l’udienza al prossimo 13 marzo. L’ennesimo rinvio, dunque, e si avvicinano sempre di più i termini della prescrizione, quel luglio 2014 cui ovviamente gli avvocati della difesa tendono. Il presidente del Comitato Pro Trignina, Antonio Turdò, che sta seguendo tutte le fasi del processo, non nega la sua preoccupazione per l’approssimarsi dei termini della prescrizione, pur ribandendo piena fiducia nell’operato della Giustizia.
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