La parola GENNAIO deriva dal termine latino "ianua", che indica anche un antica porta d'ingresso alla città eterna.
Lo stesso termine latino è quindi riconducibile alla venerazione pagana del nume Janus Bifrons (Giano), antica divinità raffigurata a due teste ovvero con una faccia che guarda al passato e l'altra al futuro. Giano era un nume a due volti contrapposti perciò veniva definito “bifronte”.
Nella città eterna lo veneravano anche come nume protettore delle famiglie romane e non solo dell'Urbe Maxima. L'effige bifronte del nume venne apposta sull'antica porta "ianua", antico punto d'ingresso alla stessa città.
Giano era il nume che indicava la fine e l’inizio nuovo; dall'alto vigilava da sempre l'apertura e la chiusura di una porta che nel tempo segnava il passaggio degli stessi uomini. Nel 46 a.C. l'imperatore Giulio Cesare fissò il mese di Gennaio come primo mese iniziale dell’anno nuovo quando promulgò la riforma del calendario romano che fu elaborato a sua richiesta dallo studioso Sosigene, un grande astronomo greco-alessandrino.