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TANTI DATI, NUMERI E NOTIZIE...

nella rubrica settimanale di Nicola Dario

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Filosofi

La tesi di laurea di Massimo Cacciari (intorno alla Critica del giudizio di Kant) era lunga 782 pagine [Foglio].

Un ex M5S  in ogni partito

Emanuele Lauria, su Repubblica, fa notare che «dentro il record costituito dalla nutrita pattuglia di eletti che ha lasciato il Movimento (55 fra deputati e senatori, uno su sei), c’è un primato forse ancor più singolare: i transfughi si sono ricollocati in ogni partito rappresentato in Parlamento. Con l’eccezione della componente dove siedono i tirolesi della Svp: forse non amano il tedesco». Tra gli esempi citati:

i deputati Flora Frate e Nunzio Angiola hanno scelto Azione!;

la senatrice Gelsomina Vono è passata con Renzi;

il professore universitario Ugo Grassi e l’avvocatessa milanese Alessandra Riccardi sono con Salvini;

in tre, alla Camera, sono passati nel Pd;

l’ex parà della Folgore Davide Galantino ha mollato M5S per Fratelli d’Italia.

«Ma questa storia non può che finire dov’è iniziata, con il primo deputato grillino a lasciare i 5Stelle, nel settembre del 2018, per finire addirittura ad Arcore: Matteo Dell’Osso, ingegnere malato di sclerosi multipla, se ne andò per il mancato sostegno ai suoi emendamenti a favore dei disabili: “Mi sentii tradito e andai a Palazzo Grazioli con l’amica Renata Polverini…

La  dote  di Trump

La nuova stagione di Donald Trump, lontano dalla Casa Bianca, comincia con una dote di circa 250 milioni di dollari. Soldi in contanti, versati da migliaia di piccoli e grandi donatori, dopo la sconfitta del 3 novembre. Subito dopo le elezioni il presidente ha lanciato una campagna capillare, chiedendo ai sostenitori di contribuire all’Election defense fund. Nelle mail inviate ai supporter si legge che questi fondi servono per «bloccare il furto delle elezioni». Non esistono rendiconti ufficiali: la raccolta di denaro non è collegata a una candidatura e quindi non c’è l’obbligo di denunciare entrate e uscite alla Federal election commission. Tuttavia sul sito web dell’Election defense fund si legge che il 75% delle sottoscrizioni viene destinato al Save America leadership pac, un «comitato politico» che farebbe capo direttamente a Donald Trump. Il restante 25% finisce nelle casse del Comitato nazionale del partito repubblicano. Ma il flusso è opaco. In teoria Trump potrebbe aver già accantonato un tesoretto di 187 milioni (il 75% di 250). Secondo i calcoli del New York Times, invece, la somma sarebbe pari a circa 60 milioni di dollari. Ma in ogni caso, tutti concordano su un dato: il presidente in carica avrà a disposizione un monte risorse da manovrare con la massima libertà [CdS].

L’Ue approva la fusione Fca-Psa

La Commissione Europea ha approvato la fusione di Fca, (proprietario di Fiat e Chrysler) e Psa (che controlla Peugeot, Citroën e Opel.), fusione da cui nascerà il quarto più grande gruppo automobilistico al mondo e che si chiamerà Stellantis. L’approvazione è però subordinata al rispetto di una serie di impegni che la Commissione ha chiesto alle società. L’indagine era nata dalla preoccupazione che la fusione potesse ridurre la concorrenza nel mercato dei veicoli commerciali leggeri (i furgoni) in 14 stati membri dell’Ue e nel Regno Unito. I due gruppi si sono impegnati a estendere l’accordo di cooperazione tra Psa e Toyota nei veicoli commerciali leggeri e ad agevolare l’accesso dei concorrenti alle reti di riparazione e manutenzione di Psa e Fca.

CPS

Secondo uno studio condotto da Unilever Italia, coordinato da Luca Levrini, direttore della Scuola di specializzazione in Ortodonzia, l’uso di un collutorio dotato di tecnologia a base di Cetilpiridinio Cloruro (Cps) riduce del 99,9% la carica virale del Sars-CoV-2 dopo 30 secondi di contatto. Spiega Levrini: «Il collutorio con Cpc, come il gel per le mani, è uno strumento che non sostituisce l’utilizzo delle mascherine, ma può concretamente aiutare a contrastare la diffusione del virus in modo sinergico con le altre misure di prevenzione. La bocca è uno dei luoghi cruciali per la diffusione e la ricezione del virus, è il serbatoio da cui hanno origine le famose goccioline (droplet) causa di infezione, ma anche la zona dove può avvenire il primo contatto fatale con il Covid-19» [Cds].
 

Rimborsi

«Ora anche in Italia, nella legge di Bilancio, per la prima volta una norma introduce il rimborso delle spese legali, sino a 10.500 euro, all’imputato assolto con sentenza irrevocabile con formula piena (“non aver commesso il fatto”, “il fatto non sussiste”, “il fatto non costituisce reato”)» [Ferrarella, Cds].

La più grande truffa con criptovalute

È stato identificato l’autore del più grande attacco cyber-finanziario mai compiuto in Italia, uno dei più grandi mai messi a segno nel mondo nel settore delle criptovalute. Per la polizia postale Francesco Firano, fiorentino di 34 anni, è il responsabile di un buco di 120 milioni di euro sulla piattaforma informatica hackerata Bitgrail con cui sono stati truffati oltre 230 mila risparmiatori. L’uomo, amministratore unico di una società che gestisce una piattaforma di scambio di criptovalute, è accusato di frode informatica, auto-riciclaggio e bancarotta fraudolenta. È la prima volta che in Italia e in Europa vengono documentate condotte fraudolente e distrattive a danno di investitori, su piattaforme informatiche e con l’uso di monete virtuali.

«Era stato lui, Francesco Firano, detto The Bomber, ex programmatore, mago del computer e poi riconvertito ai segreti della finanza virtuale e delle criptovalute, a denunciare la truffa colossale. [...] Firano era diventato un personaggio internazionale. Appena trentenne era stato tra i primi in Italia e al mondo a mettere su una “banca” di criptovalute che, dopo il boom iniziale che aveva seguito il successo inarrestabile dei bitcoin, aveva avuto non pochi problemi con fallimenti, accuse di bancarotta e decine di migliaia di clienti da tutto il mondo che, dopo aver perso un bel po’ di soldi (stavolta reali), inferociti si erano scatenati contro il giovane fiorentino. Secondo gli investigatori, Firano, per cercare di tirarsi fuori, aveva denunciato l’ammanco pur, sempre secondo l’accusa, sapendo di esserne il principale protagonista» [CdS].

«I bitcoin, il cui valore ha appena fatto segnare il nuovo massimo storico, sembrano in effetti godere di ottima salute. Era da esattamente tre anni che la moneta digitale creata nel 2008 da Satoshi Nakamoto (chiunque si celi dietro questo pseudonimo) era scomparsa dai radar: da quel dicembre 2017 in cui aveva sfiorato quota 20mila dollari per poi improvvisamente crollare, lasciando per strada circa il 70 per cento del valore in poco meno di due mesi […]. Ai primi giorni di dicembre il valore dei bitcoin è tornato al suo livello storico massimo raggiunto nel 2017, a quota 20mila dollari, e poi ha segnato un nuovo record a 23.500 dollari» [Domani].

Luoghi comuni

Dunque il Medioevo non fu oscurantista, sessuofobo e una società di repressi?
 

«Ma quando mai? C’è un manuale per confessori in cui l’autore si lamenta delle enormità, dice, che si vengono a sapere in confessionale, e quando si cerca di insegnare ai fedeli che certe cose non devono farle, nessuno sta a sentire, perché la gente dice: io faccio come voglio. Anche il concubinato e l’omosessualità erano molto più comuni e tacitamente tollerati di quanto non saranno in età moderna. Dopodiché i monaci, loro sì, erano spesso sessuofobi e repressi, avendo fatto voto di castità, e siccome i monaci nel Medioevo erano una delle élites più colte e più capaci di esprimersi, la loro voce si sente forte, e a volte rischiamo di credere che la società medievale fosse ricalcata sul loro modello. Niente di più falso».
 

Lei ha citato gli uomini di Chiesa: le figure della società su cui scherzare erano proprio quelle dei preti e dei vescovi. Perché?

«Si scherzava su di loro perché tutti sapevano benissimo che facevano sesso come e più degli altri (di più, perché in media erano più ricchi e più beneducati, e alle donne piacevano...), ma che in teoria non avrebbero dovuto, dato che almeno sulla carta la grande riforma ecclesiastica dei secoli XI e XII aveva stabilito il celibato. Che in realtà comincerà a essere imposto sul serio solo con la Controriforma: nel Medioevo tutti sapevano che il prete viveva con la pretesa, e chiudevano un occhio, compreso il vescovo».
 

E a livello dottrinale, quale era la posizione della Chiesa? Anche il diritto canonico si occupava di certi temi?

«Sì, perché la Chiesa pensava di avere il dovere di insegnare ai cristiani come bisogna vivere, cosa si può fare e cosa no; e perciò molti teologi e canonisti si ponevano anche il problema di cosa è lecito fare a letto, delle posizioni, della sodomia, del piacere maschile e femminile. Con posizioni a volte molto sofisticate, sia chiaro: ci sono teologi che spiegano come si può fare per garantire il piacere alla donna, che ha diritto ad averlo, senza violare nessuna regola. Comunque in questo campo, come in tutti gli altri, un conto era l’insegnamento della Chiesa, un altro conto ciò che accadeva davvero» [Alessandro Barbero, Giornale].

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