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IL SEGRETARIO CORDISCO HA IL COVID E LO SFIDA VIA FACEBOOK

Sul social oggi l'annuncio della positività

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Quando un umano, qualunque umano, entra nell’ ignoto attiva dei particolari meccanismi di difesa ed allerta. E’ lo stesso organismo a mettersi sulla difensiva, anzitutto aumentando il battito cardiaco per meglio ossigenare il cervello e prepararsi alla controffensiva, che è sempre personale e dipende da come uno è o da ciò che ha imparato. E’ indubbio che la pandemia di questo tempo, questa pandemia, conosciuta col nome di Covid 19 costituisce un terreno ignoto. Per cui c’è chi reagisce barricandosi in casa e cioè andando oltre le raccomandazioni delle autorità pubbliche (i più realisti del re); c’è chi agisce rispettando pedissequamente i dpcm (i disciplinati); c’è chi vive la cosa in modo comunque angosciato (gli ansiogeni); c’è chi esorcizza l’ignoto e quindi nega la stessa pandemia (i negazionisti); c’è chi la considera una ennesima conferma della lotta tra il bene e il male (i complottisti); c’è non smette di vivere la propria vita, pur essendo giustamente preoccupato (i realisti); c’è chi addirittura sfida il virus, confidando che tutto finisca bene (gli ottimisti). Tra questi ultimi va annoverato Gianni Cordisco: segretario provinciale del Pd a Chieti; capogruppo di maggioranza a Lentella; consigliere di amministrazione Arap.

 

Cordisco ha addirittura scritto un lungo post di “Benvenuto all’ Egregio Covid” su facebook, che per un uomo pubblico come lui equivale ad un comunicato stampa. Premette di averlo ritenuto “alieno”, ma soprattutto precisa che sta “benone” e che lo sta “trattando bene,  come si fa con tutti gli ospiti”. Ammette che i suoi “cari stanno bene e negativi” e che “non sente più odori e sapori”. Elogia “la grandezza della moglie e la maestosità delle bimbe, che sono lontane in un perverso gioco che impone di proteggerle stando lontano da loro”. Quindi il segretario passa alla vera e propria sfida, personalizzando il virus ovvero  considerandolo un nemico. Non dimentica di essere all’ opposizione della Regione e quindi censura la locale ASL, per aver fatto “2,40 ore di coda in macchina (roba da umiliare l'umanità per la sciatteria della non gestione)”. Riferisce che “alla prima curva dopo l'ospedale ci si ferma a fare pipì in aperta campagna perchè alcuni incompetenti non sanno che il Covid porta renite e fare 3 ore di fila è un test di resistenza”. Quindi confessa di avere “poche energie che fanno trascurare molta parte del lavoro, della politica, dell'attività amministrativa”. Come Togliatti che promise di prendere a calci nel sedere la Dc, il buon Cordisco promette al Covid di “cacciarlo via a calci nel sedere, per riprendere la vita, la famiglia e le stelle”. Come un irato che non perdonerà mai, spiega che “la rabbia si combatte anche razionalizzando ciò che è inspiegabile”. Pedagogicamente trae la lezione per “collaborare e rimboccarsi le maniche ad aiutare lo Stato, i malati di Covid, chi ha le attività ridotte, perché da politico, amministratore, cittadino farà tesoro anche di questa esperienza, usando Immuni dalla sua uscita, avvisando i contatti a rischio e collaborando con la Asl”. Chiosa con l’appello a “restare uniti, che la vita è bella e non ha tempo per perdere tempo”.

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Quello che abbiamo appena sintetizzato non è un post qualsiasi ed infatti ha riscosso in soli tre ore 381 like, con 310 commenti su facebook. E’ la chiamata alla guerra di un condottiero, che guidando un partito sa fare le sue battaglie. E’ una dichiarazione che si fa quando non si intende stare inermi e angosciati, pensandosi untori, ma con l’ottimismo di chi pensa di vincere, perché crede nella scienza e nella vita (non a caso definita “bella” nella chiosa finale).

 

I disagi di ciascuno vengono mitigati perché nella cattiva sorte le moderne tecnologie ci regalano centinaia di espressioni solidali. Ricordiamoci, però, che la divulgazione comunicativa di un problema lo possiamo fare noi moderni che siamo intercollegati digitalmente. Di certo non lo potevano fare i nostri bisnonni al tempo della spagnola. Cordisco è un moderno, positivo anche nella personalità, che ha una vita piena, intensa e realizzata, con una famiglia che adora ed è aiutato dalla sua scelta di affrontare la positività del virus. Chi gli è amico anche nella vita, oltre che sui social, ovviamente gli esprime solidarietà e gli sta vicino, come dimostra il suo post.

Orazio Di Stefano

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