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Sulla questione Tutor noi automobilisti ci rimettiamo sempre!!!

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Il giudice della Corte d’appello di Roma ha condannato la società Autostrade per l’Italia che deve rimuovere e distruggere tutti i Tutor impiantati sulla rete autostradale, ne sono circa 300 (i portali installati nelle autostrade italiane su circa 2500 km di carreggiate).

La sconfitta del colosso lo ha procurato una piccola azienda di Greve in Chianti (Greve in Chianti è un comune italiano di 13.829 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana, situato sulla via Chiantigiana, che unisce Firenze con Siena passando attraverso il suggestivo panorama del Chianti) la Craft fondata da un ex tecnico della Galileo, Romolo Donnini.

Ma una domanda sorge spontanea, se come pare queste postazioni erano illegittime ed anche illegali non sarebbe il caso di annullare le multe emesse oppure rimborsare quelli che hanno pagato le multe ultime.

Ma si sa, come è successo con Macchia D’Isernia (IS) oppure con Cantalupo nel Sannio (IS), oggetto di Decreti di soppressione della Prefettura di Isernia,<< è bene ricordare che abbiamo avuto ragione persino al Consiglio di Stato>>  oppure sulla Trignina , teniamo bene a mente le inchieste sugli autovelox gestiti da imbroglioni, addirittura sequestrati dalla Guardia di Finanza, quindi tutti pensano di salvarsi ma nessuno che pensi a noi automobilisti, che paghiamo multe esose , illegittime ed in alcuni casi non dovute.

Fino a quando possiamo far finta di nulla?

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