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Bando Inps, due avvocati abruzzesi lanciano un ricorso collettivo

Redazione
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Un certificato di lingua inglese (B2) per accedere al bando dell’Inps per l’assunzione di 365 posti di analista di processo-consulente professionale. E’ questo il requisito che ha spinto due avvocati pescaresi, Paolo Colasante e Enrico De Pascale, a muovere un’azione collettiva, impugnandone la norma. "Un'inutile e irragionevole competenza linguistica che lede ingiustamente le aspettative di quanti attendevano da molto tempo questo concorso - continuano - il bando richiede irragionevolmente una certificazione di lingua molto elevata, senza che sussista alcun motivo per darne un siffatto rilievo ai fini della posizione a concorso".

Colasante e De Pascale hanno anche il timore che questa previsione possa incentivare comportamenti censurabili per procurarsi - anche all'ultimo minuto - "una certificazione idonea".

"Per poter portare avanti l'azione è però necessario che aderiscano in tanti - sottolineano - altrimenti sarebbe impossibile poter affrontare i costi di accesso alla giustizia." I costi di adesione all'azione collettiva sono pari a 30 euro per dare modo al maggior numero possibile di aspiranti candidati di prendere parte a questa iniziativa. L’azione legale può essere mossa seguendo le direttive su: http://bandoinps.webnode.it/

FONTE Il Centro

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