Anche quest'anno a Casalbordino si è svolta la suggestiva Processione del Venerdì Santo col Cristo Morto.
Una tradizione che si ripete ininterrottamente da secoli con la stessa sacra e solenne drammaticità : all'imbrunire i simboli della Passione avanzano in mezzo al corteo per le vie cittadine illuminate dalla fiamma di centinaia di ceri su tripodi. Lungo il percorso diversi quadri viventi, scenograficamente e coreograficamente di grande livello rappresentano la Via Crucis, segnando l'originalità della Processione di Casalbordino. Molte le comparse che indossano abiti attinenti alla manifestazione, procedono silenziosamente a passo lento.
Il Cristo Morto, coperto da un velo bianco, giace su una bara e viene portato a spalla da uomini con abito nero e fiocco dorato legato al braccio e con una corona di spine sulla testa. Segue l'artistica e molto espressiva statua dell'Addolorata con abito di seta nera.
Un fremito di commozione vibra nell'impressa intimità dell'anima d'ognuno al canto greve e solenne del "Miserere" composto dal M. Saverio Selecchy. "Miserere mei Deus, secundum magnam misericordiam tuam".
È una struggente melodia cantata da molte voci e sorretta da violini, viole, flauti, chitarre e fisarmoniche. La potenza corale e la dolcezza melodica, creano un'atmosfera di profonda mestizia capace, come disse D'Annunzio, di "far scaturire una fontana di lacrime". La processione è gestita dalla Famiglia Casalese e dalla Parrocchia SS Salvatore. L'orchestra e il coro del Venerdì Santo sono coordinati da Giulio Di Rito, maestro Domenico Mancini e Antonio Angelucci.
Presenti alla commovente rappresentazione, oltre a centinaia di fedeli, anche il Sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci e l'amministrazione comunale.
Foto da web di NICOLA TIBERIO, JONATHAN COLADONATO, ENZO DOSSI.