Partecipa a IlTrigno.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Gesù illumina la nostra vita con una luce che non si spegne mai

Commento al vangelo

Condividi su:

XXI Domenica T.O.C

Il Vangelo di questa Domenica ci invita a riflettere sul tema della salvezza. Gesù sta salendo dalla Galilea verso la città di Gerusalemme e lungo il cammino un tale gli si avvicina e gli chiede: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Gesù non risponde direttamente alla domanda: non è importante sapere quanti si salvano, ma è importante piuttosto sapere qual è il cammino della salvezza. Ed ecco allora che alla domanda Gesù risponde dicendo: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno». Che cosa vuole dirci Gesù? Qual è la porta per la quale dobbiamo entrare? E perché Gesù parla di una porta stretta?

L’immagine della porta ritorna varie volte nel Vangelo e richiama quella della casa, della famiglia, dove troviamo sicurezza, amore, calore, serenità, pace. Gesù ci dice che c’è una porta che ci fa entrare nella famiglia di Dio, nel calore della casa di Dio, della comunione con Lui. Questa porta è Gesù stesso. Lui è la porta. Lui è il passaggio per la salvezza. Lui ci conduce al Padre. E la porta che è Gesù non è mai chiusa, è sempre aperta a tutti, senza distinzione, senza esclusioni, senza privilegi. Perché, sapete, Gesù non esclude mai nessuno. Qualcuno di voi forse potrà dirmi: “Io sono escluso, perché sono un gran peccatore: ho fatto cose brutte, ne ho fatte tante, nella vita”. No, non sei escluso! Precisamente per questo sei il preferito, perché Gesù preferisce il peccatore, sempre, per perdonarlo, per amarlo ancora di più. Gesù ci sta aspettando per abbracciarci, per perdonarci. Non dobbiamo avere paura: Lui ci aspetta sempre, veglia su di noi. Facciamoci, allora, coraggio per entrare per la sua porta.

Tutti siamo invitati a varcare questa porta, a varcare la porta della fede, ad entrare nella sua vita, e a farlo entrare nella nostra vita, perché Lui la trasformi, la rinnovi, le doni gioia piena e duratura.

Ogni giorno passiamo davanti a tante porte che ci invitano ad entrare promettendo una felicità che poi noi ci accorgiamo che dura un istante soltanto, che si esaurisce in se stessa e non ha futuro. Ma dobbiamo domandarci: noi per quale porta vogliamo entrare? E chi vogliamo far entrare per la porta della nostra vita? Vorrei dirvi con forza: non dobbiamo aver paura di varcare la porta della fede in Gesù, di lasciarlo entrare sempre di più nella nostra vita, di uscire dai nostri egoismi, dalle nostre chiusure, dalle nostre indifferenze, gelosie, critiche, verso gli altri. Perché Gesù illumina la nostra vita con una luce che non si spegne mai. Non è un fuoco d’artificio, non è un flash! No…è una luce tranquilla che dura sempre e ci da pace. Così è la luce che incontriamo se entriamo per la porta di Gesù.

Certo quella di Gesù è una porta stretta, non perché sia una sala di tortura. No, non per quello! Ma perché ci chiede di aprire il nostro cuore a Lui, di riconoscerci peccatori, bisognosi della sua salvezza, del suo perdono, del suo amore, di avere l’umiltà di accogliere la sua misericordia e farci rinnovare da Lui. Gesù nel Vangelo ci dice che l’essere cristiani non è avere un’«etichetta»! Io domando ad ognuno di voi: siete cristiani di etichetta o di verità? E ciascuno si risponda dentro! Dobbiamo cercare di essere cristiani di verità, di cuore. Essere cristiani è vivere e testimoniare la fede nella preghiera, nelle opere di carità, nel promuovere la giustizia, nel compiere il vero bene.

Alla Vergine Maria, Porta del Cielo, chiediamo che ci aiuti a varcare la porta della fede, a lasciare che il suo Figlio trasformi la nostra vita come ha trasformato la sua per portare a tutti la gioia del Vangelo. Amen.

 

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook