Un viaggio totalmente immerso nella storia quello dei bambini della Primaria di Monteodorisio, che ieri l'altro, accompagnati dalle insegnanti e da Grazia La Verghetta, archeologa della cooperativa Parsifal, camminando per le strade del paese, hanno trascorso una mattinata orientata alla conoscenza del territorio sotto il profilo storico e artistico.
Scrittura, iscrizioni in latino, riti funerari, necropoli tardoromana e organizzazione religiosa del territorio sono soltanto alcuni dei temi illustrati nel museo di Monteodorisio ai bambini, i quali hanno proseguito il loro “iter” scoprendo le origini del nome del paese.
Monteodorisio deriva, infatti, da "Mons" (monte) e "Odorisius" (odorisio). Sebbene si tratti di una collina, la parola monte si deve alla sua altitudine (316 m) a ridosso della Valle del Sinello.
Dal Conte dei Marsi Odorisio, che ne ebbe il possesso su concessione del Conte di Chieti, è dovuta la seconda parola che compone il nome del piccolo borgo. Ma ciò che è ancor più interessante è che intorno alla metà del 1300, erano 10 le chiese edificate nel paese.
Le altre zone del territorio in cui si sono diretti i bambini sono state: vico Forno Piccolo, vico Colameo, passando poi per il maestoso palazzo Suriani e verso la Torre di via Muro Rotto. Ultima tappa Capo di Rocca, il quartiere più antico di Monteodorisio.
"Viaggiando nella storia" continuerà con tutta una serie di iniziative.