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In 5 prosciolti dall’accusa di "scavo illegale di rocce" nel territorio di Celenza sul Trigno

Per mancanza dei presupposti del “dolo e dei motivi”

Redazione
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Il 5 giugno gli agenti del comando stazione forestale di Gissi, avevano denunciato cinque persone per aver sbancato e caricato rocce e terre di scavo illegalmente, nel territorio di Celenza sul Trigno.

Il Gip di Vasto, ha disposto l’archiviazione del caso, in quanto mancano i presupposti del “dolo e dei motivi”.

La denuncia aveva fatto seguito a una segnalazione telefonica al numero 1515, dedicato all'emergenza ambientale. Gli accusati erano: il titolare della ditta esecutrice dei lavori, il proprietario del sito di sbancamento (che doveva realizzare un garage) e i tre proprietari dei siti di destinazione del materiale, che volevano sistemare delle stradine con quel materiale.

Gli inquirenti avevano verificato il mancato rispetto della normativa per il riutilizzo dei materiali di scavo, ossia la cosiddetta “caratterizzazione”  e successiva  presentazione dalla ditta  produttrice all’Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente), per le analisi del caso.

L’oggetto dell’accusa, era il carico di 60 camion, per un equivalente di 635 metri cubi di materiale.

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