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'Processo autovelox': sentenza slitta, il pm chiede l'assoluzione

15 imputati e 272 parti civili

redazione
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AGGIORNAMENTO
La sentenza definitiva slitta ancora, con aggiornamento al 28 maggio, ma il dato essenziale dell'udienza odierna è la richiesta di assoluzione, «perché il fatto non sussiste», avanzata dalla pubblica accusa.

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È prevista per questa mattina (con inizio alle 9.30) l'ultima udienza del cosidetto Processo autovelox che coinvolge 15 persone tra amministratori (ex e attuali), dipendenti pubblici e privati del Vastese. Devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, peculato, abuso in atti d'ufficio e violazione dell'articolo 97 della Costituzione, che stabilisce il principio di imparzialità della pubblica amministrazione.

L'inchiesta, condotta dalla Procura di Vasto e dai carabinieri della Compagnia di Atessa, riguarda l'uso degli autovelox lungo la Statale Trignina e conta ben 272 parti civili che ritengono ingiuste le multe a proprio carico e 400 testimoni. In considerazione di tali numeri, la sentenza dovrebbe arrivare solo nel tardo pomeriggio.

GLI IMPUTATI
Queste le persone a giudizio: Maurizio Antonini (ex sindaco di Fresagrandinaria), Giovanni Di Stefano (sindaco di Fresagrandinaria), il figlio Nicola, Carlo Moro (sindaco di Lentella), Leandro Di Lallo (ex sindaco di Lentella), Giuseppe Besca, Antonio Marchesani (comandante della polizia municipale di Cupello) gli agenti municipali Giuseppe Cavallone (di Fresagrandinaria), Domenico Profeta (di Cupello), Gianfranco Caravaggio (di Lentella), Giosuè Forgione (di Cupello), Michele Di Dia (di Trivento), Giovanni Giammichele (ex sindaco di Dogliola) e i tecnici Nicolino Di Giuseppe e Pierluca Di Giuseppe.

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