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Tra embargo russo ed esportazioni in calo, un mese di cassa integrazione alla Canali

redazione
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GISSI - Le mosse sullo scacchiere del mercato globale non tardano ad avere effetti sulle realtà produttive locali. C'è infatti anche l'embargo alla Russia tra le cause della cassa integrazione di 28 giornate (dal 10 aprile, spalmata su tre mesi) allo stabilimento Canali di Gissi (reparto giacche); l'importante marchio del made in Italy presente in Val Sinello con gli stabilimenti produttivi di giacche e pantaloni (occupando complessivamente circa 270 lavoratori) ha infatti un importante sbocco commerciale in Russia. Nel frattempo sono calati gli ordinativi anche da Stati Uniti e Cina. 
Tra un mese si confida in una ripresa dei mercati.

Per quanto riguarda il reparto pantaloni, c'è ancora la copertura dei contratti di solidarietà. L'azienda brianzola ha però mostrato la volontà di continuare a puntare sullo stabilimento gissano.

Un'altra fermata della produzione ci fu con il maltempo di inizio marzo a causa dell'allagamento provocato dall'esondazione del Sinello (leggi).

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