MONTEODORISIO - È di domenica la notizia (che già circolava negli ambienti comunali da diversi mesi) che il nuovo asilo nido costruito sul territorio del Comune di Monteodorisio e inaugurato solo nel settembre 2012 già presenta dei problemi strutturali a cui l'amministrazione comunale dovrà porre rimedio.
Infatti, con la delibera di giunta comunale n° 14 del 12/02/2015 (ma pubblicata nell'Albo Pretorio solo il 04/03/2015) l'attuale amministrazione approva il progetto per i Lavori di consolidamento dell'edificio asilo nido in via Circonvallazione per l'importo di 178.000 euro al fine, si legge, di «perseguire la messa in sicurezza dell'edificio mediante lavori di regimentazione idraulica, di adeguamento e consolidamento» a seguito del fatto che «sono presenti varie lesioni sulle murature perimetrali, interne e pavimenti» con «fenomeni di dissesto in continua evoluzione».
La questione, tuttavia, non sembra affrontabile nel brevissimo periodo (nonostante i «fenomeni di dissesto in continua evoluzione» sulla struttura) perché, come anche emerso nel corso dell'incontro con la cittadinanza di cui si parlava in questo articolo, i soldi necessari ai lavori non ci sono e a riprova questo è stato anche inserito nella summenzionata Delibera che si procederà alla «realizzazione dei lavori in subordine alla concessione del finanziamento [...] in modo che nessuna spesa possa gravare sul bilancio comunale».
Quello che ci si chiede, tuttavia, è come sia possibile che una struttura così nuova (ha solo, due anni e mezzo di vita!) presenti già dei siffati problemi che richiedono ingenti somme per essere sanate. Somme, che il Comune non ha a disposizione e che andranno reperite con non si sa ancora quali tempistiche.
Un'altra domanda che emerge spontanea è perché, se è stato affidato l'incarico per le verifiche e la redazione del progetto per il «risanamento statico-conservativo» nell'ormai lontano gennaio 2014 (come indicato nella Delibera di febbraio 2015), solo ora emergono queste problematiche?
Occorrerà sicuramente far presto a trovare i fondi necessari, perché, allo stato attuale, la struttura non è stata chiusa ma, anzi, è utilizzata dai bambini iscritti che la frequentano durante la settimana.