GISSI - La notizia in Val Sinello ha avuto il sapore della beffa: la Golden Lady ha deciso di rilanciare il polo di Basciano (in provincia di Teramo), dove 330 lavoratori sono tutelati dai contratti di solidarietà . L'intenzione è portarvi la produzione delle calze senza cucitura, prodotto di punta dell'azienda tessile.
Quelli passati sono stati mesi di tensione che ricorda quanto accaduto a Gissi nell'estate 2013: un brusco ridimensionamento dei livelli occupazionali e la fine anticipata della riconversione da parte della Sdg srl (società del calzaturificio Del Gatto che produce suole, stessa proprietà della Silda, leggi).
Giovanni Lolli - assessore regionale alle Attività produttive e vicepresidente che a Gissi è intervenuto più volte - oggi è contento per l'operazione e interviene sulla situazione dello stabilimento in Val Sinello che occupava 380 persone: «È un’operazione in controtendenza con quanto accade a livello nazionale. Purtroppo, a Gissi, Golden Lady non tornerà più. Piuttosto non doveva essere lasciata andare via così facilmente qualche anno fa».
Il vicepresidente annuncia, quindi, un incontro nella prossima settimana con l'azienda interessata al sito gissano. Nonostante sui nomi vige il più stretto riserbo, i segnali sembrerebbero positivi: «L’incontro con l’azienda dell'automotive interessata alla riconversione è fissato per la prossima settimana, visto che attualmente il management si trova negli Stati Uniti, insieme a Fiat, nella sede Chrysler. La vicinanza con la Val di Sangro, dove si trova lo stabilimento Sevel, è un indubbio vantaggio».
Lolli conclude soffermandosi sul fatto che dall'ultimo incontro del 20 dicembre (leggi) non vi siano stati altri aggiornamenti: «Abbiamo messo a disposizione molte risorse e vantaggi. Il fatto che non abbia dato notizie pubblicamente in questo periodo non vuol dire che non abbia lavorato. Ci sono stati contatti frequenti e alcuni incontri. Questa è una pista seria, un’azienda importante, legata ad un gruppo importante. Ma a me piace lavorare nel silenzio e poi dire come stanno le cose alla fine, senza fare annunci prematuri che fanno solo del male ai lavoratori, visto tutto quello che hanno passato. Il prossimo incontro sarà importante. Poi verrò a Gissi a spiegare direttamente ai lavoratori la situazione, come ho fatto nei mesi scorsi. Se dovessero essere positive prevedo già una lunga coda di politici, e immagino anche che, se dovessero essere negative, ci sarò solo io».