Mentre si succedono le assemblee pubbliche sull'elettrodotto Villanova-Gissi (la prossima a Casacanditella domani con il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, il presidente della Provincia Mario Pupillo e altri rappresentanti regionali e delle associazioni ambientaliste) e le opposizioni agli espropri da parte di Terna, fanno ancora scalpore il cosiddetto esperimento sull'effetto Tesla tenutosi a Cepagatti il 6 dicembre scorso (nella foto).
Decine di attivisti che si oppongono al progetto si sono incontrati dopo il tramonto sotto uno dei tralicci dell'elettrodotto esistente portando tubi al neon tra i 60 e 120 centimetri di lunghezza. Questi si sono accesi spontaneamente dopo qualche minuto senza bisogno di essere collegati alla rete elettrica. «Come si fa a vivere o lavorare tranquilli sotto un elettrodotto che accende 20 neon?», si chiedono i membri delle varie associazioni che aderiscono al 'fronte de no'.
Il movimento spontaneo no-elettrodotto - formato da cittadini e soprattutto proprietari di terreni della provincia di Chieti - rilanciano: «Le clamorose immagini che hanno meravigliato e in qualche caso scioccato molti fanno comprendere a tutti le evidenti ragioni delle legittimità delle preoccupazioni delle popolazioni interessate. Attualmente sono oltre venti i cittadini che si stanno opponendo all'occupazione d'urgenza dei terreni in vari comuni del Pescarese e del Chietino. Alcuni Comuni si erano già schierati contro l'opera e, ora, finalmente altri Comuni stanno tornando indietro. Lanciano, Castelfrentano e Paglieta non hanno mai stipulato, Orsogna e Casalincontrada hanno sospeso il patto con Terna e Cascanditella ha addirittura revocato l'intesa».
La preoccupazione è di carattere sanitario, legata a uno studio dello Iarc (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) che proverebbe un collegamento tra alcune patologie e l'esposizione ai campi elettromagnetici delle linee ad altissima tensione.
Nel Vastese i Comuni interessati dall'elettrodotto sono Casalanguida e Gissi, dove andrebbe a rinforzare la portata dell'attuale collegamento della turbogas presente in Val Sinello.