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I dipendenti della Om Carrelli di Bari solidali con gli 'ex Golden Lady' di Gissi

244 persone vivono lo stesso momento difficile

a cura della redazione
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GISSI - Nell'angosciata Italia delle fughe all'estero e della desertificazione industriale le storie dei lavoratori che hanno perso il proprio posto s'intrecciano e presentano tratti simili. Storie che non hanno distinzioni geografiche: le fabbriche chiudono tanto al Sud, quanto nel ricco Nord-Est. 

Al centro ci sono sempre famiglie in difficoltà che non esitano a scendere in modo compatto in strada per difendere i propri diritti. È stato il caso della Golden Lady di Gissi ed è il caso della Om Carrelli di Bari. 244 lavoratori in presidio permanente che hanno iniziato la propria lotta nella stessa, tesa, estate del 2013 (nella foto uno scatto dal presidio dell'estate scorsa).

Nella difficoltà di vedere un orizzonte sereno, i lavoratori pugliesi hanno voluto - almeno - non far mancare la solidarietà ai 'colleghi di presidio' abruzzesi inviando loro un messaggio di vicinanza:

Solidarietà a tutti i lavoratori della Golden Lady di Chieti che vivono ormai da troppo tempo il nostro stesso dramma
La disperazione delle lavoratrici e dei lavoratori è stata per un periodo attenuata, quando a maggio del 2012 ci fu la tanto attesa riconversione. Alla Golden Lady, nello stabilimento di Gissi, sono subentrate la Silda Invest S.p.A. e la New Trade S.r.l. La Golden Lady favorì questa grottesca e finta riconversione, pagando alla Silda 10.800 € per ogni lavoratore assunto (in realtà era l’incentivo all’uscita volontaria che Golden Lady offrì a dipendenti), ed affidando gratuitamente il capannone alla New Trade, per sette anni. Ad un anno dalla riconversione il progetto è già fallito... Il nuovo lavoro è durato per qualche mese, nemmeno retribuito! I lavoratori hanno perso tutto... Per loro è da poco terminata anche la mobilità.

Noi lavoratori ex OM CARRELLI di Bari esprimiamo la nostra solidarietà alle 300 famiglie della ex Golden Lady.

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