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Il Cisas denuncia disagi e disservizi nell'ospedale di Gissi

I lavoratori costretti a lavorare in condizioni critiche

a cura della redazione
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GISSI - Il segretario provinciale del Cisas sanità Ginevra Nardone e il dirigente sindacale confederale Massimo Cocciola hanno segnalato alla Direzione provinciale del lavoro i disagi e i disservizi che quotidianamente vivono gli addetti dell'ospedale di Gissi
Sono diversi i problemi che il sindacato elenca chiedendo - tra gli altri - anche l'intervento tempestivo di Francesco Zavattaro, direttore generale della Asl: continui e imprevisti trasferimenti nei vari reparti, carenza di attrezzature e prodotti idonei per la pulizia, turnazione disorganizzata. 

Nella struttura di Gissi - dove lavorano 17 ausiliari, di cui solo 5 a tempo pieno - manca ad esempio una lava-asciuga adeguata ai grandi ambienti presenti e gli operatori sono insufficiente e mal distribuiti nelle mansioni. Â«Nel servizio cucina c’è un solo operatore e, a causa della carenza di supporto, le stoviglie vengono lavate il giorno dopo con quel che ne consegue dal punto di vista igienico ed organizzativo. Un altro addetto, invece, deve provvedere alla pulizia dell’esterno del presidio, delle scale di tre piani e di altri locali. Il sindacato reclama che vengano messi nelle condizioni di lavorare dignitosamente e chiede la collaborazione di chi ricopre incarichi di responsabilità» scrive il Cisas.

Infine, Nardone e Cocciola si soffermano anche su altri aspetti chiedendo al dirigente Asl: «Il medico competente è al corrente dello stress lavoro correlato? Perché trascorrono molti giorni per l’espletamento delle visite mediche inerenti la sicurezza? Dove sono i carichi di lavoro che il dirigente Saps ovvero il Servizio assistenza professioni sanitarie, ha rilevato in questa struttura?».

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