«Con Luciano Presidente»: in pochi forse immaginavano che il camion elettorale riportante su più lati tale scritta servisse all'ex sindaco di Pescara per 'caricare' un po' tutti sul carro in vista delle elezioni.
Ad ogni nuova settimana che passa si accavallano nuove indiscrezioni sui transfughi del centrodestra in procinto di salire sul camion: Daniela Stati (ex assessore alla Protezione civile della giunta Chiodi, politicamente nata con Forza Italia, poi passata a Fli), Angelo Di Paolo (attuale assessore ai Lavori pubblici), Donato Di Fonzo (ex assessore con la giunta Pace, una carriera in Forza Italia), Gianni Teodoro (consigliere della Provincia di Pescara eletto con il Pdl), Alessio Monaco (ex assessore al Bilancio della Provincia di Chieti dimessosi qualche tempo fa), Remo Di Martino (altro assessore dimissionario della giunta provinciale di Di Giuseppantonio) ecc.
Questi sono solo alcuni dei 58 nomi (su 240 candidati) di area centrodestra che sono pronti a sostenere D'Alfonso. Nel Vastese potrebbe farlo anche Antonio Prospero (attuale consigliere regionale di maggioranza di Vasto con una storia politica nel centrodestra). L'ultimo caso, infine, è quello dell'assessore alla Cultura della Provincia dell'Aquila (giunta di centrodestra ovviamente), Marianna Scoccia, che si è dimessa nei giorni scorsi perché il marito, Andrea Gerosolimo, sarà certamente in lista con il candidato del Partito Democratico.
Al grande numero di 'indiscrezioni' non è corrisposta nessuna smentita o presa di posizione del diretto interessato. Per questo alcuni membri della coalizione iniziano a interrogarsi sulla natura del listone da presentare il 25 maggio prossimo.
Tra i più preoccupati c'è Sinistra Ecologia e Libertà che ha partecipato alle primarie-flop per il candidato presidente con Franco Caramanico. I circoli di San Salvo e del Medio Vastese non esitano a definire la coalizione che sta vedendo la luce «un'armata Brancaleone» e lancia un appello alle altre forze di centro sinistra:
«I Circoli di San Salvo e del Medio Vastese di Sinistra Ecologia Libertà esprimono preoccupazione e contrarietà rispetto alle ricostruzioni giornalistiche – peraltro mai smentite in maniera credibile – che riguardano la 'campagna acquisti' intrapresa dal candidato Presidente uscito vincitore dalle primarie regionali del centro-sinistra Luciano D’Alfonso, volta a inserire, nelle liste civiche a sostegno della sua candidatura, personaggi pesantemente compromessi con le disastrose gestioni della destra regionale.
Qualora tale prospettiva si dovesse concretizzare, assisteremmo a una mutazione sostanziale della natura del patto di coalizione che era alla base della partecipazione di Sel alle primarie regionali del 10 marzo; non più una alleanza di centrosinistra aperta alla società civile e a personalità espressione della cultura moderata, ma ad un vero e proprio allargamento a destra della coalizione stessa, con decine e decine di candidati provenienti dai partiti della destra e addirittura ad attuali assessori della Giunta Chiodi.
A questo punto anche parlare di centrosinistra sarebbe solo una finzione giornalistica. La coalizione somiglierebbe a un’armata Brancaleone, che nulla avrebbe da dire al popolo del centrosinistra e alla grande maggioranza dei cittadini abruzzesi schiacciati dal peso della crisi e dai tagli operati dalla destra a servizi essenziali come la Sanità pubblica. L’impressione è che in una coalizione come quella che sta costruendo Luciano D’Alfonso, la sinistra, i suoi programmi e i suoi valori difficilmente potranno avere cittadinanza se non come foglia di fico per coprire operazioni opache e difficilmente comprensibili dal nostro popolo. Per quanto ci riguarda, nessuna condivisione è possibile con chi si è reso complice o artefice dell’attacco al sistema pubblico della Sanità e in particolare ai piccoli ospedali, attacco in parte sventato solo grazie all’impegno solerte dei comitati civici che sono ricorsi alla giustizia amministrativa, al fianco dei quali – insieme al nostro Consigliere Regionale Franco Caramanico – siamo stati lieti di spendere molte delle nostre energie.
Per questo, esprimiamo pieno sostegno alla linea portata avanti dal nostro Segretario Regionale Tommaso Di Febo che sta chiedendo a gran voce alle altre forze del centrosinistra e in particolare al Partito Democratico di difendere l’identità e i principi comuni dei progressisti, scongiurando uno scenario che potrebbe ledere in modo grave la stessa dignità dei militanti, degli elettori, delle donne e degli uomini di sinistra e di centrosinistra che ci chiedono oggi di costruire l’alternativa al malgoverno delle destre, non di offrire scialuppe di salvataggio a personaggi che tutti insieme, come forze democratiche, progressiste e di sinistra saremmo invece chiamati a combattere con la forza delle nostre idee e dei nostri valori».
La storia però è arcinota: davanti a esponenti 'trita-preferenze' non esistono appartenenze e regolamenti.