CARUNCHIO - «Turdò non prendiamoci in giro, perché per spacciare una locandina affissa in paese e portata in Comune per un atto ufficiale ci vuole davvero coraggio, ma questa la dice lunga su come è stato organizzato questo referendum, e poi inviterei a rileggere tale locandina visto che nell’ultimo paragrafo viene dichiarato espressamente che il comitato avrebbe scritto alla mia amministrazione perché attivasse tutti gli atti consequenziali».
Il primo cittadino di Carunchio, Gianfranco D’Isabella, replica così alle dichiarazioni del presidente del Comitato No Tares, Antonio Turdò. Nelle scorse settimane a Carunchio si è tenuta una consultazione referendaria sull’uscita di Carunchio dall’Unione dei Comuni del Trigno-Sinello. Il sindaco ha chiesto a Turdò la documentazione ufficiale delle elezioni, in modo da poter prendere i provvedimenti del caso. Turdò dice di aver già consegnato gli atti in Municipio e sbandiera un foglio recante un numero di protocollo comunale.
«Quello è un volantino - ribatte D’Isabella - non un atto ufficiale. Ho chiesto, sono costretto a ripetermi, il verbale delle operazioni elettorali, ammesso che ci sia, e le liste elettorali. Solo da quei documenti sarà possibile calcolare il numero degli aventi diritto, i votanti e dunque l’esito del referendum. Ma purtroppo non si coglie mai il senso delle cose, visto che il sig. Turdò accusa da tempo la mia amministrazione di scarsa conoscenza delle esigenze dei cittadini, ma se avesse letto attentamente la mia lettera di richiesta degli atti referendari trovava al suo interno anche la motivazione di tale richiesta, quella di soddisfare le aspettative dei cittadini votanti. L’intera votazione, poi, è avvenuta al di fuori delle regole previste dallo statuto comunale. Il regolamento prevede che è possibile indire un referendum se a richiederlo è il trenta per cento del corpo elettorale, o il consiglio comunale. Il comitato ha invece indetto queste elezioni completamente al di fuori di quanto previsto. Mi dicono che hanno votato 157 persone, tra le quali i non residenti i sedicenni e con delega al presidente, e qui si potrebbe disquisire fino a domani su la legittimità di questo regolamento. Turdò le carte altro che a passarmele le leggo anche e vorrei nuovamente rinnovarti l’invito visto che era tra le tue prerogative, di trasmettere la tua proposta per la raccolta dei rifiuti facendo evidenziare, cosa che mi incuriosisce molto, quali sono i vantaggi della cittadinanza di Carunchio. Aspettavamo la tua partecipazione all’incontro pubblico durante il quale abbiamo confrontato la tariffa Tarsu dell’Unione del Sinello con quella Tares di altre amministrazioni limitrofe, tutto documentato con atti formali e quindi non chiacchiere e avresti capito, come i cittadini presenti, l’attenzione dedicata dalla mia amministrazione nel fare scelte a completo vantaggio del cittadino».