TORREBRUNA - Una nuova provocazione da parte del collega giornalista Francesco Bottone direttore dell'altro portale della rete Cittanet, Altomolise.net. La strada provinciale sp 212 che collega Guardiabruna a Castiglione Messer Marino è ancora chiusa per la presenza di una frana che che ha ridotto il transito a una sola corsia.
A nulla sono serviti gli appelli, la minaccia di scaricare un camion di pietre davanti alla Provincia, il vertice nella sede dello stesso ente ecc. La situazione sembrava essersi sbloccata con l'accordo per la riapertura a senso unico alternato con il consistente contributo dei sindaci della zona. Doveva avvenire la scorsa settimana, ma ancora oggi i cittadini di Guardiabruna sono praticamente isolati. Pensate, l'ambulanza del 118 da Castiglione che dovesse soccorrere qualcuno nella frazione impiegherebbe più di un'ora dovendo prima scendere fino alla statale Trignina e poi risalire. Come scrive il collega: «Un tempo sufficiente per morire e resuscitare».
Bottone per sopperire alle difficoltà di cassa dell'ente presediuto da Enrico Di Giuseppantonio ha lanciato la provocazione: «Che fine hanno fatto, invece, tutti gli altri sedicenti politici di zona? Il Vastese vanta, tra gli altri, diversi consiglieri regionali. Cosa hanno fatto o cosa hanno intenzione di fare, rispetto al problema della viabilità in dissesto nell'alto Vastese, i consiglieri regionali che siedono in maggioranza a L'Aquila? Lasciando fuori, per carità di patria, l'ex assessore Luigi De Fanis, preso da ben altri problemi con la giustizia e soprattutto con la sua coscienza, gli altri, Nicola Argirò, Antonio Prospero e Giuseppe Tagliente hanno avuto notizia della frana sulla sp 212 che paralizza, da oltre un mese, l'economia di un intero territorio e rende inutile, di fatto, il servizio del 118 di Castiglione Messer Marino, mettendo a rischio la vita delle persone? Sanno, questi politici navigati, che esiste un territorio montano ancora abitato da migliaia di cittadini che chiedono di avere dei normali diritti come quello ad una viabilità degna di un paese civile e ad un'ambulanza che raggiunga il paziente in 20-30 minuti al massimo? O si ricorderanno dell'alto Vastese solo a maggio, in occasione delle elezioni regionali».
Così conclude: «Bene, questa la proposta per riabilitarsi agli occhi dei residenti nell'alto Vastese: Prospero, Menna, Argirò e Tagliente, e mettiamoci pure Antonio Menna e Paolo Palomba che stanno in minoranza ma i soldi li prendono come gli altri, girino i loro compensi mensili, da gennaio a maggio compreso, alla Provincia, garante l'assessore Antonio Tavani, vincolando quel "tesoretto" ad interventi di messa in sicurezza sulla frana di Guardiabruna. Tanto alla fine sono soldi pubblici, quindi dei cittadini».
LE RISPOSTE - Non si sono fatte attendere le repliche dei citati consiglieri. Il primo è stato Giuseppe Tagliente di Vasto: «Nel rispedire l'accusa di faccia di bronzo al mittente, voglio precisare che sulle frane dell'alto Vastese ho ripetutamente sollecitato chi ha il compito di provvedervi istituzionalmente e polemizzato con la stessa Regione, la quale ha COLPEVOLMENTE stornato fondi FAS sul solo Teramano, facendo in sostanza tutto ciò che mi è possibile fare dal punto di vista politico. Sulla proposta di contribuire con un offerta personale alla riparazione delle strade mi dichiaro senz'altro disponibile, aspettandomi ovviamente che facciano altrettanto i colleghi chiamati in causa , ma anche quelli del Partito Democratico ed i parlamemtari che non sono stati incomprensibilmente chiamati in causa»
Lo ha seguito Antonio Menna, storico consigliere originario di Casalanguida (zona altrettanto martoriata da frane e smottamenti): «Sono disponibile ma non sono populista. Credo che non bastino, ci vuole almeno un milione di euro. E poi caro Bottone tutte le strade provinciali ed ex Anas sono dissestate ed intransitabili. Ci vuole un piano nazionale e regionale di qualche centinaio di milione di euro. Vediamo cosa possiamo fare in Regione».
L'ultimo in ordine di tempo è stato Nicola Argirò di San Salvo: «La beneficenza si fa in silenzio,io e la mia famiglia l'abbiamo sempre fatta. Ci vogliono uno-due milioni di euro e mica possiamo darli noi direttamente alla Provincia, comunque non ho problemi ad unirmi alla colletta. Educazione vuole che prima di dire che il consigliere regionale non fa un c... sarebbe meglio informarsi sui singoli consiglieri, io sono fiero del mio operato e credo anche i miei elettori e lo verificheremo a breve, a risentirci».
SENZA RISPOSTA - All'appello mancano ancora Paolo Palomba, originario di Schiavi d'Abruzzo, e Antonio Prospero di Vasto. Contribuiranno alla colletta?