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L'amministrazione comunale di San Buono contro i progetti della Medoilgas

In Regione pervenuta anche l'osservazione di un comitato di Bomba

a cura della redazione
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SAN BUONO - È Denisso Cupaiolo l'unico primo cittadino dei comuni abruzzesi interessati dai progetti Medoilgas ad aver presentato un'osservazione in Regione. 
Questo il documento presentato dal sindaco di San Buono il 3 maggio 2013.

Il sottoscritto CUPAIOLO DENISSO, Sindaco pro-tempore del Comune di San Buono, in conformità alla delibera di C.C. n. 10 del 23.04.2013, che si allega per formare parte integrante e sostanziale della presente, su mandato conferito col medesimo atto, esprime la contrarietà dell'Amministrazione Comunale di San Buono alle iniziative della Società MEDOILGAS ITALIA SpA e nello specifico al progetto inerente l'istanza di Permesso di Ricerca in Terraferma, denominato 'San Buono', oggetto di pubblicazione su BURA N. 12 del 27.03.2013.

AI riguardo, mette in particolare risalto che:
a) la vicinanza di luoghi abitati, strade, ponti, acquedotti, metanodotti, sorgenti ed in generale qualsiasi tipologia di manufatto può ingenerare fenomeni di nocumento a tali punti sensibili;
b) che il territorio comunale:
 - è attraversato dalla rete principale (a rilevanza nazionale) per il trasporto di gas metano
 - è caratterizzato dalla presenza di due sorgenti di acqua ad uso potabile;
 - è interessato da due aree SIC ("Montesorbo" - "Monti Frentani e Fiume Treste");
 - è interamente ricompreso in zona sismica 2;
 - è interessato da vaste aree a rischio idrogeologico (secondo i piani di bacino di livello regionale ed interregionale);
 - è caratterizzato da vaste aree di interesse paesaggistico ed archeologico, vincolate per legge, ai sensi del D.Lgs. 42/2004;
c) la viabilità (anche provinciale), peraltro già compromessa, può subire ulteriori danneggiamenti dal transito dei mezzi pesanti.

In sintesi, si ritiene che il progetto abbia impatti negativi e significativi sull'ambiente.

In Regione, inoltre, è pervenuta anche un'altra osservazione contraria alle ricerche della Medoilgas. Si tratta di un documento elaborato dal comitato dei cittadini di Bomba 'Gestione Partecipata del Territorio' che mette in risalto le forti criticità che rappresenterebbero rilevanti fattori di rischio.

Dall’esame di tutta la documentazione storica esistente nelle Istanze di Rinuncia dei Titoli Minerari Cessati presenti sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/videpi/cessati/cessati.asp), relativi all’intero territorio interessato dall’istanza “San Buono” ed anche a tutti i territori limitrofi, non emerge nessuna area con interesse minerario economicamente valido, fatta eccezione per l’area situata a nord-ovest, nel territorio dei comuni di Archi, Atessa, Bomba, Colledimezzo, Pennadomo, Roccascalegna, Torricella Peligna, Villa Santa Maria, dove si trova il giacimento interessato dall’Istanza di Concessione di Coltivazione in Terraferma denominato “Colle Santo”, presentata dalla Forest SMI S.p.A.
In merito al suddetto giacimento si segnala che lo stesso è stato individuato ed ampiamente studiato dall’AGIP, il cui titolo minerario è cessato nel 1998, e che tutta la documentazione relativa all’intera attività svolta dalla seconda metà degli anni 60 al 1992 è disponibile all’interno del Titolo Minerario Cessato denominato “Bomba” presente sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/videpi/cessati/fascicolo.asp?titolo=1487).
In questa documentazione è facilmente verificabile che si tratta di un giacimento di gas con elevato contenuto di idrogeno solforato (dai 3.000 ai 4.200 ppm) che si trova in una zona a forte rischio idrogeologico ed in presenza di una diga in terra battuta che contiene diversi milioni di metri cubi d’acqua.
Dopo la rinuncia dell’AGIP lo stesso giacimento è stato seguito dalla Forest CMI S.p.A. e tutta la documentazione relativa alla succitata Istanza è facilmente rintracciabile sul sito UNMIG (http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/dettaglio.asp?cod=297&numerofasi=4).

L’Istanza di Concessione di Coltivazione in Terraferma denominato 'Colle Santo' presentata dalla Forest SMI S.p.A. è stata caratterizzata da una fortissima opposizione da parte dei cittadini e degli enti locali a causa dei forti rischi idrogeologici e della pessima qualità del gas presente che impone un impianto di trattamento da realizzare sul posto.
Questa forte opposizione si è manifestata con l’emanazione di ben 15 Delibere Comunali di contrarietà al progetto da parte di 15 comuni delle zone limitrofe e di un Documento Congiunto di Comitato di Cittadini 'Gestione Partecipata Territorio' Comitato di Cittadini “Gestione Partecipata Territorio”, Via Pagliarone, 32 – 66042 Bomba (CH)
opposizione al rilascio della concessione firmato dalla Provincia di Chieti e da ben 20 Comuni (vedi allegato 1).

Visto tutto quanto sopra esposto, per evitare inutili investimenti da parte della società proponente e per evitare ulteriori sprechi di tempo e denaro da parte di cittadini ed istituzioni, se il fine ultimo della presentazione dell’Istanza di Permesso di Ricerca in Terraferma “San Buono” è quello di provare a sfruttare il giacimento presente nel territorio dei comuni di Archi, Atessa, Bomba, Colledimezzo, Pennadomo, Roccascalegna, Torricella Peligna e Villa Santa Maria qualora, come sembra, il tentativo della Forest CMI S.p.A. fallisse, si consiglia vivamente alla Medoilgas Italia S.p.A. di rinunciare da subito a questo intento.

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