CELENZA SUL TRIGNO - Celenza e Carunchio dicono addio alle guardie mediche. Chiodi ha firmato il decreto di soppressione.
Ci siamo. Ogni speranza è perduta. Con il decreto del Commissario ad acta n.61del 27 agosto 2013, firmato dal governatore Chiodi e dal sub commissario dott. Zuccatelli, le guardie mediche di Carunchio e di Celenza sul Trigno sono state soppresse ed accorpate a quella di Palmoli. Il decreto sarà a giorni pubblicato sul BURA e ci penserà il direttore generale della ASL di Chieti a dargli attuazione. Quando? È questione ormai di qualche mese. Intanto i 24 medici di Guardia Medica della ASL Lanciano-Vasto.Chieti, che hanno perso il posto, dovranno essere riassorbiti.
Il decreto tiene conto della proposta contenuta nella Delibera del dr. Francesco Zavattaro, Direttore Generale della ASL Lanciano-Vasto, del 20 dicembre 2012, n. 1985, che proponeva una rimodulazione rivedibile del servizio di Continuità Assistenziale. Quella parola “rivedibile” aveva lasciato sperare in un ripensamento considerato che Celenza e San Giovanni Lipioni, comuni di periferia più lontani da centri assistenziali e più penalizzati, sono sedi di RSA e di RA, che vedono la presenza dei più deboli, proprio quelli che hanno bisogno di presenza sanitaria in loco e di più sicurezza anche psicologica. Perciò i suoi cittadini ritengono di aver subito una ingiustizia.
Si sapeva che dopo la proposta Zavattaro la palla sarebbe passata in mano alla politica e la politica, per mano di Chiodi, ha deciso: tagliare per ragioni di cassa. Le situazioni di fragilità e di difficoltà di questa zona interna, pur note, hanno ottenuto una risposta tecnica di taglio ragionieristico. Che fare? La zona interna torna a sperare in una pianificazione del servizio sanitario che consenta ai suoi abitanti di vedersi trattati come quelli che vivono in città.