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La rivolta fiscale contro la Tares parte da Carunchio

Antonio Turdò si fa promotore della battaglia contro la tassa

a cura della redazione
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CARUNCHIO - Antonio Turdò chiama alla 'rivolta fiscale' contro l'Unione del Sinello e la Tares.

Come spiegato in una nota diffusa alla stampa, il presidente di Italia Unita e del Comitato Pro Trignina, ha i seguenti obiettivi:
- una raccolta dei rifiuti che non sia un’altra mazzata sui cittadini, già gravati da Imu, usi civici e altre imposte;
- una trasparenza sul rapporto costi-benefici della raccolta dei rifiuti;
- un regolamento attuativo della Tares che sia vicino ai cittadini e ai proprietari delle case, che salvaguardi i mononuclei familiari e gli anziani;
- un servizio efficace, efficiente e vicino ai cittadini che elimini costi superflui e dia quello che a noi serve;
- una vera tassazione e onesta verso coloro che utilizzano le case e i titolari di attività, non trasformare la Tares in una Imu travestita.

«Entro il 20 di agosto massimo - spiega Turdò - si completerà la raccolta di firme e dopodiché insieme agli altri cittadini degli altri comuni si farà una battaglia comune contro l’Unione del Sinello che gestisce la raccolta dei rifiuti. Tutti coloro che vogliono collaborare dei 7 comuni che sono: Carunchio, Torrebruna, Celenza sul Trigno, Palmoli, Casalanguida, Carpineto Sinello e Guilmi, possono recarsi nei pubblici locali e/o negozi oppure prendere contatto con la nostra organizzazione per avere la modulistica della petizione popolare. Intanto il Comitato Comitato spontaneo "No Tares" ha deciso la rivolta fiscale e quindi invita i cittadini a non pagare la prima rata della Tares. Nei prossimi giorni predisporremo una diffida da inviare da parte di coloro che non pagheranno. Ãˆ importante mandare un segnale ai gestori della stessa per far capire che noi non subiamo impunemente».

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