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Golden Lady, i sindacati non escludono le vie legali

Cresce la rabbia per l'isolamento istituzionale

a cura della redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

GISSI - Continuano ad esserci enormi problemi rispetto a quanto previsto nell’accordo quadro di riconversione del 29 maggio 2012 sottoscritto unitamente alle OO.SS. da:
Ministero del lavoro, Ministero dello sviluppo economico, Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Comune di Gissi, Golden Lady, Wollo, Confindustria, Silda Invest spa e New Trade. Le difficoltà ormai note a tutti (a tutti?) emerse in questo anno trovano ogni giorno ulteriori problematiche.

Le ultime in ordine temporale sono: l’inspiegabile rinvio dell’incontro previsto per venerdì u.s. presso il Ministero, che avrebbe dovuto fornire alcune fondamentali risposte a garanzia della realizzazione del piano industriale per la Silda e lo sciopero ad oltranza proclamato dai lavoratori New Trade rispetto alla insostenibile condizione, sia economica che normativa  (il CCNL è diventato improvvisamente  un optional) che continua a persistere all’interno dell’azienda e senza tralasciare gli obblighi aziendali relativamente alle condizioni igienico-sanitarie che tale attività impone.

Oltre a chiedere una nuova urgente convocazione presso il Ministero,  entro la settimana prossima, riteniamo sia giunto il momento di chieder conto formalmente, a tutti i soggetti sottoscrittori dell’accordo di maggio, di assumersi le responsabilità circa la situazione attualmente in essere. Il loro assordante silenzio non è più accettabile. Pretendiamo risposte concrete e immediate rispetto alle eventuali responsabilità di quanto accaduto; pretendiamo, a partire da Golden Lady e Wollo, risposte certe, efficaci e fattibili, circa gli impegni assunti che determinarono la fine della vertenza.

L’umiliazione, i doppi licenziamenti arrivati, i lavoratori mai coinvolti, le speranze disattese di un intero territorio, la disperazione dopo le illusioni, non possono che sfociare in una rabbia crescente. Per queste ragioni, ci riserviamo, qualora nulla cambi rispetto agli iniziali impegni assunti (sia in termini occupazionali che nel rispetto delle Leggi) di mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti a noi disponibili, ivi compreso di adire le vie legali, in tutte le sedi opportune, per verificare le eventuali responsabilità e ripristinare le condizione previste dall’accordo. Anche e soprattutto richiamando formalmente e fattivamente in causa Golden Lady, per la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali.
Siamo stufi di sentirci soli, abbandonati dalle Istituzioni e da tutte le forze Politiche che ri-invitiamo, non con comunicati stampa, ma con azioni concrete da esercitare in tutte le sedi, ad assumere con forza posizioni tese alla tutela dei lavoratori e del territorio.
Invitiamo tutti i soggetti politici che in questi mesi si sono fatti carico di interrogazioni sul tema, a tutti i livelli istituzionali, di informarci dei risultati ottenuti e di indicarci eventuali soluzioni, per il ripristino di quanto contenuto nell’accordo.
Auspichiamo riscontri concreti e a tutti i lavoratori la certezza che almeno, da parte sindacale, nessuno verrà lasciato solo.

Femca-Cisl Filctem-Cgil Uiltec-Uil

 

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