«Una decisione intollerabile, un colpo basso all’Abruzzo che richiede una mobilitazione con iniziative anche clamorose». Il presidente della Provincia di Chieti, Di Giuseppantonio, interviene sul mancato stanziamento dei fondi per maltempo e neve all’Abruzzo. Diversa la situazione per Marche, Molise, Basilicata, Campania e Toscana, che presto riceveranno le risorse che hanno richiesto.
«Da sole - prosegue Di Giuseppantonio - le quattro Province abruzzesi hanno anticipato complessivamente oltre 3 milioni e mezzo di euro, spese di cui avevamo avuto ampie rassicurazioni dal Governo centrale, per fronteggiare al meglio l’emergenza maltempo nel febbraio 2012, quando la neve causò non poche difficoltà nei nostri territori. A fronte di tale gravoso impegno economico, abbiamo avanzato richiesta al Governo per recuperare le spese sostenute, ottenendo come rimborso “ben” 24mila euro. E’ evidente che questa situazione non mancherà di causare seri danni nella gestione finanziaria delle Province, strette nelle morse del patto di stabilità e dei tagli, spesso indiscriminati, operati nei trasferimenti». Di Giuseppantonio ha inviato una missiva al Presidente della Regione Chiodi, per chiedere una mobilitazione generale contro questa sciagurata decisione: «Tutto questo è ingiusto ed è opportuno che la Regione assuma iniziative utili, anche clamorose e che si faccia promotrice di manifestazioni pubbliche innanzi alle sedi delle Istituzioni centrali per far intendere quanto denunciato ripetutamente dagli Enti locali abruzzesi, che invece, oggi, sono penalizzati dal diverso trattamento riservato dal Governo ad altre regioni, quali Marche, Molise, Basilicata, Capanna, Toscana ed Emilia Romagna, che riceveranno integralmente quanto speso per le copiose nevicate».
«Forse il grido di allarme non è giunto in modo chiaro - prosegue la nota a firma del Presidente Di Giuseppantonio - eppure ho paventato in più occasioni gli effetti devastanti che tutto questo avrebbe arrecato sui bilanci delle Province abruzzesi, le quali sono chiaramente rimaste sole a gestire nell’assoluta precarietà circa 7mila chilometri di strade e che di questo passo andranno incontro ad un collasso finanziario senza appello. Situazione ancor più drammatica quella in cui si trova la Provincia di Chieti, già in stato di pre-dissesto, e che nonostante tutto ha affrontato le spese dettate dalle criticità diligentemente, anche senza avere le adeguate coperture finanziare, facendo affidamento sulle promesse di ristoro giunte più volte dal Governo. Mi rivolgo alla Regione - conclude il presidente Di Giuseppantonio - alla quale spetta adoperarsi in ogni modo per far si che si faccia retromarcia su questa vicenda che sta assumendo contorni farseschi: si faccia portavoce delle legittime ragioni invocate dalle Province, senza incertezze e con tempestività, e se necessario sbatta i pugni sul tavolo perché gli abruzzesi non devono essere mai più trattati come cittadini di serie b».