Ormai è Re ed Imperatore della ASL. Con l’uscita di scena del dott. Giovanni Stroppa, che lascerà l’incarico di direttore amministrativo il prossimo 17 luglio per assumere quello di Direttore Generale nella Asl di Ancona, e con il pensionamento del direttore sanitario, dott. Angelo Muraglia, la Asl Lanciano-Vasto-Chieti resta tutta nelle mani di Thomas Schael che potrà quindi a pieno titolo mettersi come Napoleone in testa la corona di Re ed Imperatore della sanità abruzzese, dal momento che questo privilegio non è stato concesso a nessun altro in Abruzzo.
L’effetto che ne sortirà si configura non soltanto come una situazione anomala sul piano legislativo, in quanto la legge prevede che a capo di ogni Azienda Sanitaria vi sia una “trinità” composta di direttore generale, direttore amministrativo e direttore sanitario ma anche sul piano pratico poichè arriva nel momento particolare del riordino degli ospedali abruzzesi in presenza del relativo piano appena approvato dalla Giunta Regionale e condiviso dal Ministero della Salute e dell’avvio della realizzazione dei nuovi ospedali nel cui novero vi sono in primis quelli di Vasto e Lanciano.
Circostanze importanti che richiederebbero per la loro importanza anche dal punto di vista degli investimenti una condivisione delle responsabilità ed un confronto tra i massimi livelli del sistema sanitario locale e non invece una gestione ad personam. L’accentramento delle decisioni nelle sole mani di Schael potrà eventualmente essere consentito in via del tutto provvisoria, nell’attesa di rimpiazzare le figure apicali mancanti, ma non dovrà mai acquisire, come accade in Italia dove il provvisorio diventa spesso definitivo, i contorni di stabilità sino alla fine della legislatura regionale. Uno Schael bulimico non ci piace e siamo convinti che non piaccia nemmeno a lui, che conosciamo come persona attenta all’aspetto fisico e formale. La raccomandazione la giriamo pertanto, com’è giusto che sia a tutela della legge, delle istituzioni e dei cittadini, alla Regione Abruzzo.