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Il ritorno del South Beach: l’ora della mobilitazione democratica

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Apprendiamo, con stupore, dagli organi di informazione, che si ritorna a parlare con insistenza del Progetto South Beach, come modello di sviluppo territoriale, che si vuole proporre per il territorio costiero Molisano. Sono passati quasi tre anni da quando l'allora Sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini, insieme alla sua Giunta e all’imprenditore George Cohen, presentava alla cittadinanza il mega Progetto South Beach, descrivendolo come una grande opportunità di sviluppo per il Molise, per i territori di confine come il vicino Abruzzo nonché per tutto il SudItalia.

Un maxi-progetto di circa 3,5 miliardi di euro, che a detta dei proponenti, senza alcuno studio economico-sociale previsionale a corredo, avrà ricadute occupazionali per oltre 2,5mila posti di lavoro. Un Progetto talmente grande che si fa fatica anche a sviscerare nei numeri. Un complesso immobiliare da 5 milioni di metri cubi che comprenderebbe: 

• 18 Torri da 25 piani 

• 24 Torri da 20 piani 

• 18 Torri da 15 piani 

• 25 Torri da 12 piani 

• 10 torri da 10 piani 

• 8 torri da 8 piani 

• Ville Signorili 

• Canali Navigabili 

• 200 Ristoranti 

• 1 centro commerciale 

• cliniche private e centri benessere 

• 22 stabilimenti balneari 

• 1 Porto Turistico.

A dire il vero, in questi quasi tre anni molto è stato detto e prodotto su questo “fantasmagorico”, e oramai “simpatico”, insediamento abitativo-residenziale-turistico. La Soprintendenza del Molise, con nota prot. n. 3949 del 20 aprile 2021, si è da subito espressa in modo molto chiaro, bocciando sonoramente l’idea progettuale al vaglio del Tavolo Tecnico istituito dalla Regione Molise, con richiesta scritta dell’ex Sindaco Travaglini e del suo successore, l’attuale Sindaco Contucci, rilevando l’incompatibilità del Progetto con le caratteristiche ambientali e paesaggistiche dell’area in cui dovrebbero nascere i grattacieli. Preme, infatti, ricordare che quell’area è un Sito d’interesse Comunitario (SIC) ed è attraversata dal Tratturo L’Aquila-Foggia, risorsa sempre più importante per lo sviluppo economico dei territori che ne dispongono. È altresì noto come il territorio in questione è caratterizzato da una grande fragilità idrogeologica e da una continua erosione costiera che ne mette a repentaglio persino la sopravvivenza nel breve-medio termine. Molto è stato detto anche dagli Organi di informazione locali (specie Molisani e Abruzzesi) e nazionali, che si sono sbizzarriti a scrivere sulla improbabile realizzazione di questo progetto. Anche moltissime associazioni ambientaliste e non solo, movimenti politici e comitati civici hanno voluto dire la loro con comunicati e documenti ufficiali sull’inopportunità del Progetto. Uno degli argomenti più attenzionati dalla stampa locale e dai cittadini, nei mesi scorsi, è stato quello di definire compiutamente il nome completo del proponente di South Beach, che come confermato dal Sindaco Contucci in Consiglio Comunale è: George Haligua Cohen. 

L’opinione pubblica si è inoltre interrogata al fine di comprendere le motivazioni che stanno dietro la nota nel gennaio 2021 inviata dal protocollo comunale di Montenero di Bisaccia dal Sindaco Contucci con la quale ella in riferimento ai 4 ettari di terreno di proprietà comunali, siti nelle aree interessate dal Progetto, comunicava ad Haligua: “la nostra adesione a detta candidatura con inclusione dei terreni presenti in C.da Padula di proprietà comunale, come da Lei meglio identificati”. Nonostante tutto ciò, quando ormai le luci su questo imbarazzante spettacolo, sembravano calare per sempre, si torna di nuovo a parlare di South Beach, a seguito di un comunicato/intervista del citato Haligua che nei giorni scorsi, “da Singapore”, rilancia il suo progetto definendolo «La mia scommessa più grande». 

È chiaro che dinanzi all’insistenza del proponente del Progetto e dei suoi più stretti collaboratori di voler, a nostro avviso, compromettere, per sempre, la bellezza e lo sviluppo del nostro territorio costiero non possiamo rimanere silenti e immobili. Per questa ragione annunciamo che nelle prossime settimane ci mobiliteremo, dapprima organizzando un evento pubblico a Montenero, con tecnici del settore turistico, accademici e personalità del mondo della cultura e dell’economia, dove ribadiremo le motivazioni che ci spingono a porci in assoluta contrarietà a South Beach. L’occasione sarà utile a chiarire quale sviluppo intendiamo noi per la nostra amata costa. 

 

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