Era il 1924, quando dopo 10 anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'economia monteodorisiana cominciava a vedere i primi segni di ripresa. In quell'epoca, infatti, nel piccolo borgo, sorgevano le prime attività commerciali, tra cui Il 'Piccolo Forno'.
A gestire in primis il locale fu Annantonia Rapinese, che con il suo forno a legna si occupava principalmente della cottura del pane.
Alle nozze del figlio, subentrò la nuora Amalia Stanisci che offrì grande aiuto ad Annantonia. A venire incontro ad entrambe erano moltissime donne del paese che dalle prime ore della notte porgevano il proprio contributo per la preparazione del pane.
Trascorsi alcuni anni, il Piccolo Forno venne affidato alla figlia di Amalia, Annantonia Lacanale per poi passare nelle mani di Amalia Esposito.
Attualmente, il piccolo forno è gestito da Sara Zucaro, la figlia di Amalia Esposito, che ha deciso di prendere in mano le redini del negozio, mantenendo intatta la produzione del pane, quale elemento primario del nostro fabbisogno energetico.
Nel Piccolo Forno, cui è stato intitolato anche un vicolo, vengono prodotti dolci fatti in casa (i più conosciuti sono i tarallucci, in gergo 'li cillett' e il porcellato), salumi e alimenti di prima necessità.
«E' un lavoro duro e sacrificante – spiega Sara Zucaro – ma ho scelto di dedicarmi ad esso con tutte le mie forze, perchè per me ogni giorno entrare in casa delle persone con un mio prodotto è una grande soddisfazione».