Sabato scorso il convegno del Pd sul riordino delle guardie mediche a Celenza sul Trigno

Presenti vari esponenti del territorio

Rodrigo Cieri
28/01/2013
Attualità
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Il convegno organizzato dal PD sulla rimodulazione della Continuità Assistenziale (ex guardie mediche) e prospettive future per il territorio si è svolto nel pomeriggio di sabato 26 gennaio 2013 presso la sala teatro di Celenza. Il pubblico ha seguito con interesse e attenzione le analisi del dott. Walter Di Laudo, moderatore dell’incontro, della candidata alla camera Maria Amato, primario di radiologia presso l’O.C. San Pio di Vasto, del candidato al senato Angelo Pollutri, sindaco di Cupello, del segrerario provinciale del PD Camillo Di Giuseppe, sindaco di Altino.

Il provvedimento varato nel 2009 dal commissario Chiodi prevede aggregazioni assistenziali secondo il rapporto di un medico ogni 5000 abitanti. È vero, insiste Di Laudo, che Celenza sul Trigno è al di sotto (2925), ma viviamo in un territorio particolare con comuni distanti tra loro e in gran parte sotto mille abitanti. In tali condizioni non dà una risposta rassicurante il servizio prospettato del 116117 che da Chieti, una volta interpellato, offrirebbe le seguenti soluzioni: - inviare a domicilio un medico di Continuità Assistenziale, coinvolgere il 118 per il trasporto in strutture più adeguate, invitare il paziente araggiungere la sede ambulatoriale di C.A. più vicina o, infine, risolvere la richiesta con consiglio telefonico.

La Delibera del dr. Francesco Zavattaro, Direttore Generale della ASL Lanciano-Vasto, del 20 dicembre 2012, n. 1985, propone una rimodulazione rivedibile del servizio di C.A. I comuni penalizzati di Carunchio e Celenza vengono accorpati, insieme con Dogliola, San Giovanni Lipioni, Torrebruna e Tufillo, a Palmoli, dove rimane la sede di guardia medica. La rimodulazione è condizionata all’attivazione del numero unico 116117.
La dott.ssa Maria Amato, nota per la sua sensibilità, disponibilità e competenza professionale, ha rimarcato la necessità che i servizi vengano pianificati e non riorganizzati in modo semplicistico, perché non basta la conoscenza medica. Le situazioni di fragilità e di difficoltà vanno conosciute e ponderate e ad esse non si dà risposta con un governo tecnico o commissariale. La campagna elettorale del PD rifiuta le promesse e punta sull’ascolto per dare dignità sanitaria e rispetto della salute di tutti perché chi vive nelle zone interne non può essere trattato diversamente da chi vive in città. Bisogna preoccuparsi che il servizio raggiunga tutto il territorio e comunque proporre alla direzione generale ASL e responsabili governativi soluzioni alternative e non lamenti.

Le primarie del PD hanno indicato rappresentanti del territorio che, in questa fase, ascoltano e raccolgono proposte, secondo Angelo Pollutri che, da sindaco, sa le difficoltà per far tornare i conti e che certe vertenze non hanno colore politico. Auspica una rilancio di opere pubbliche, di attività socioculturali e sportive che siano aggreganti. All’azione politica va restituita la dignità e gli elettori devono cogliere questa unica grande opportunità di lanciare in parlamento rappresentanti radicati nel territorio e che non dimentichino mai la loro provenienza.

Caratterizzato da concretezza l’intervento di Camillo Di Giuseppe che auspica un servizio di sanità minima, attenzione alla scuola e al lavoro per rimanere nei comuni. Non si possono prendere decisioni calcolando le distanze guardando la cartina geografica e non valutando la differenza tra zona costiera e quella interna.
Molto apprezzato l’intervento del sindaco di Castelguidone, Donato Sabatino, annunciante la convocazione di un consiglio comunale che, per valenza territoriale, si esprima favorevolmente alla permanenza della sede guardia medica in Celenza. Altrettanto apprezzato l’appello della dott.ssa Linda Marinelli, tendente a far pesare a chi di dovere, come punto di forza, la RSA di Celenza e la RA di San Giovanni Lipioni, delle quali è direttrice, dove vivono ricoverati giornalmente 70 anziani ai quali la scomparsa della guardia medica creerebbe i disagi più immediati.

Il Direttore Generale Zavattaro, nella proposta di delibera della rimodulazione scaturita dallo studio degli uffici competenti della UOC Governo Assistenza di Base e Specialistica, ha tenuto conto di alcuni pareri favorevoli, che rimangono comunque pareri, tra cui quelli dei Responsabili del Distretto e del Comitato ristretto dei Sindaci. Se la proposta è rivedibile, come afferma, la palla passa in mano ai responsabili della politica. In questo caso la proposta del dr Di Laudo di dar vita ad un comitato intercomunale, con rappresentanti istituzionali e società civile, oltre quindi gli schieramenti partitici, è quanto mai necessaria. Non si vede perché il Comune di Celenza non debba essere visto più centrale rispetto a Palmoli che, tra l’altro, è più vicino a Gissi, considerate la raggiungibilità e la presenza di servizi che accolgono  i più deboli, proprio quelli che hanno bisogno di presenza sanitaria in loco e di più sicurezza anche psicologica.

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