La scelta di Putin di interrompere le trattative e bombardare molte città ucraine è inaccettabile, gravissima e illegale dal punto di vista del diritto internazionale. Ora occorre la massima mobilitazione perché si fermino al più presto le armi. Come accade sempre le prime vittime, quelle più numerose e innocenti sono civili.
Nulla può giustificare la pioggia di bombe e i carri armati nelle città. Ora si eviti l’errore di rispondere alle bombe con altre bombe. Riaprire al più presto la strada della diplomazia è il compito a cui più di chiunque altro è chiamata L’Europa in questo momento.
Nessuna bomba cada ancora su suolo Europeo.
Per questo saremo Sabato 26 Febbraio alle 16 in piazza a Pescara e in ogni città della nostra Regione dove ci si mobilità per chiedere la pace